Luca Attias è il nuovo Commissario per l’attuazione dell’Agenda Digitale
Luca Attias lascia l'incarico di Direttore Generale Sistemi Informativi Automatizzati della Corte dei Conti e succederà a Diego Piacentini
31 Ottobre 2018
Luca Attias da oggi è il nuovo Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Attias prenderà la guida del Team per la Trasformazione Digitale e succederà a Diego Piacentini, il cui mandato è scaduto il 16 settembre, dopo due anni di incarico e una fase di prorogatio in attesa della nomina del suo successore. Attias lascia l’incarico di Direttore Generale Sistemi Informativi Automatizzati della Corte dei Conti.
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Proseguire nella digitalizzazione della PA
“La scelta di Luca Attias a Commissario Straordinario dimostra che l’attuale governo è interessato a proseguire nella strada tracciata di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione – ha dichiarato Diego Piacentini – sono soddisfatto che il Governo abbia scelto di incaricare una persona che ha dimostrato di avere forti competenze manageriali e tecnologiche e con cui in questi due anni il Team ha lavorato in sintonia”.
Nel segno della continuità e senza colore politico: @teamdigitaleIT prosegue il lavoro sotto la guida del mio successore e nuovo Commissario Straordinario nominato da @Palazzo_Chigi. Luca #Attias viene dalla PA e l’ho fortemente apprezzato in questi 2 annihttps://t.co/cYZB49YcG5
— Diego Piacentini (@diegopia) October 31, 2018
Le raccomandazioni al Governo
Dopo due anni di attività, Diego Piacentini lascia il ruolo di Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale. Sul sito del Team per la Trasformazione Digitale è disponibile da oggi il documento che descrive le attività svolte nei primi 24 mesi. “Sul nostro sito – ha detto sempre Piacentini – accanto al resoconto delle nostre attività, abbiamo pubblicato le raccomandazioni dirette al Governo per la creazione di un modello permanente di governance del digitale, come esito dell’esperienza accumulata in questi due anni. Ricordiamoci che la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione non ha e non deve avere colore politico e che siamo solo agli inizi di questo lungo percorso”.