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  • Fiorucci torna in Italia e punta su qualità, sostenibilità e creatività

    25 Ottobre 2023

    Fiorucci fa il suo ritorno in Italia, con la sua passione che brilla come sempre. Questo nuovo capitolo della sua affascinante storia è ripartito a Milano, durante con la fashion week.

    La sorpresa? Sono stati svelati 15 look, e seguirà una collezione Pre-Fall più ampia prevista per novembre. Il marchio ora è pronto a tornare alle sue radici italiane, grazie all’acquisizione di tutto il suo capitale da parte di Dona Bertarelli. Un ritorno carico di promesse, innovazione e passione per la moda italiana.

    Emozionanti trasformazioni, a partire dal brillante ritorno di Fiorucci al mondo del lusso accessibile e l’eccezionale nomina di Francesca Murri alla direzione creativa.

    Il ritorno di Fiorucci

    Il 2022 è l’anno di svolta per il brand, con la sua acquisizione da parte dall’imprenditrice svizzera Dona Bertarelli. Con l’obiettivo di portarlo verso nuovi orizzonti qualitativi e ad una posizione più esclusiva, Dona ha fatto il suo ingresso con un chiaro intento: rendere Fiorucci un autentico gioiello del Made in Italy. Non è stato solo un cambiamento di proprietà, ma un’autentica rinascita.

    Milano è la nuova casa di Fiorucci, dove si sono insediati gli headquarters, il team creativo e il management, formando una squadra dinamica di oltre venti persone. Tuttavia, gli uffici londinesi non sono stati abbandonati; anzi, continuano a lavorare con passione e dedizione, focalizzati soprattutto sull’eCommerce.

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    Negli ultimi anni, il marchio ha trionfato principalmente nel mercato britannico e nordamericano, consolidando la sua presenza attraverso oltre 90 rivenditori di grande prestigio (come Asos e Zalando). Il successo non si è limitato alle vendite fisiche. L’eCommerce è stato rivoluzionato, diventando una potente fonte di crescita e contribuendo in modo sorprendente al 30% del fatturato complessivo di Fiorucci.

    Un cambiamento epocale sta per sconvolgere il brand, riportando Fiorucci alle sue radici con uno slancio audace e innovativo. L’attuale strategia di mercato, dominata dal merchandising, sarà presto un ricordo lontano. Il nuovo team di gestione sta abbracciando un’ideologia basata su qualità, sostenibilità e creatività. In quest’ottica, i prezzi subiranno un incremento del 40% nella parte centrale del business, portando magliette a un range di prezzo tra 120 e i 150 euro e indumenti in denim intorno ai 350 euro. Pur mantenendo un focus su queste due categorie chiave, insieme ai capi in jersey e maglia, l’offerta sarà ampliata significativamente.

    L’obiettivo è recuperare l’atteggiamento giocoso e distintivo che ha definito Fiorucci, rivisitando l’eredità iconica per ispirare una nuova generazione. La direzione intrapresa si orienta verso il lusso accessibile, avvicinandosi all’essenza del fondatore, l’infaticabile ‘cool hunter’. Il focus principale sarà sulla no-gender fashion e sulla produzione di capsule collection in collaborazione con altri marchi, puntando all’internazionalizzazione senza dimenticare l’iconica eredità.

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    La nuova collezione Fiorucci

    Sono stati necessari quattro mesi per realizzare questo progetto, durante i quali è stato esaminato attentamente l’archivio di Fiorucci, portando alla luce 15 look estremamente attuali.

    Gli angioletti vittoriani sono sempre una costante, ma questa collezione si distingue per il suo carattere positivo, esplorando i cinque sensi e ponendo l’attenzione su esperienze reali, tangibili e sensoriali.

    I capi sono versatili e possono essere facilmente combinati tra loro. Non manca certo un tocco di ironia, con t-shirt dalle stampe maxi, top attillati decorati con patch grafiche e leggings semitrasparenti. Tra i progetti futuri c’è anche “Casa Fiorucci”, uno spazio aperto ai talenti, agli artisti e ai designer emergenti, per esprimere la loro creatività.

    Fiorucci ha voluto mettere in risalto la silhouette, lo spirito divertente, alternativo e felice, attraverso infradito di grandi dimensioni, guanti semitrasparenti e camicie sartoriali.

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    Le tonalità sono decise e vivaci in perfetto stile Fiorucci: il look rosso prevale su tutto.

    Le dichiarazioni del CEO Alessandro Pisani

    Il nuovo CEO Alessandro Pisani ha dichiarato “Inizieremo con una collezione che coprirà tutte le categorie, con l’obiettivo di far crescere notevolmente la presenza maschile, passando dal quasi inesistente al 30% del mercato. Gli accessori, in particolare le borse, giocheranno un ruolo fondamentale“. Questo ambizioso piano di espansione verrà implementato attraverso il canale wholesale e l’eCommerce. Attualmente, lo shop online rappresenta il 30% delle vendite complessive del brand, ma l’obiettivo è di farlo crescere ulteriormente.

    Pisani sottolinea anche la volontà di connettersi nuovamente con lo stile di vita eclettico che ha caratterizzato il successo di Fiorucci. Il brand, famoso per essere stato il primo a proporre un’esperienza di retail come concept store, rivoluzionando il modo in cui venivano venduti i prodotti, sta guardando oltre la moda. Fiorucci intende stringere partnership con aziende al di fuori del mondo fashion per offrire oggetti legati alla vita di tutti i giorni.

    La storia di Fiorucci

    Il ritorno di Fiorucci in Italia segna un emozionante capitolo nella storia di questo iconico marchio.

    Fondata da Elio Fiorucci nel 1967 a Milano, la casa di moda è stata intraprendente sin dal principio. Ispirato dalla scena rebel e contro-culturale di Carnaby Street a Londra, il fondatore ha creato un ambiente unico che ha rapidamente catturato l’attenzione del pubblico. Il primo negozio di Fiorucci non era solo un luogo di vendita, ma un’esperienza sensoriale completa.

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    Con un’offerta che spaziava dalla moda agli oggetti curiosi, dai dischi all’arte, e dalle magliette stampate con gli angioletti, il negozio era un paradiso pop che invitava i giovani a esplorare e a esprimere la propria personalità attraverso l’abbigliamento. Questo approccio innovativo ha cambiato il modo in cui le persone facevano shopping, introducendo un concetto di shopping senza giudizio e un’esperienza viscerale.

    Il brand non si è limitato a Milano; ha presto conquistato Londra e New York, dove ha continuato a mescolare moda, arte, musica e design in un mix irresistibile. Fiorucci è stato un faro culturale che ha ospitato artisti emergenti come Keith Haring e ha lanciato la carriera di superstar come Madonna.

    Nonostante le sfide finanziarie e i cambiamenti di gestione nel corso degli anni, l’eredità di Fiorucci continua a ispirare. Il suo spirito innovativo e ribelle è ora pronto a vivere una nuova fase, riportando in vita un’icona italiana e preparandosi a conquistare le generazioni future con un linguaggio aggiornato e una visione audace.

    Fiorucci è molto più di un marchio di moda; è un’esperienza, una dichiarazione di libertà e un tributo all’arte della trasgressione.