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  • Gamification: 5 brand + 1 che la stanno facendo bene

    5 brand + 1 che hanno fatto del gioco la via al cuore del loro target

    20 Dicembre 2023

    La volontà di migliorare la user experience e creare uno storytelling interattivo ha sdoganato il gioco e un approccio ludico come via per arrivare al cuore del proprio target. Diventa dunque sempre più popolare tra i brand includere processi di gamification nelle proprie leve di marketing, con un triplice obiettivo: rendere l’utente protagonista, costruire la fidelizzazione e incrementare la brand awareness.

    Gamification: tutto quello che serve sapere

    La gamification è uno strumento fondamentale in quanto consente di far leva sui desideri e sui bisogni delle persone, fornendo obiettivi continui e semplici da raggiungere, ricompense da guadagnare, incentivando le persone a mettersi in gioco e a confrontarsi con gli altri.

    Gamification: 5 brand + 1 che stanno conquistando l'attenzione dei consumatori

    Per riuscire a coinvolgere le persone attivamente e nel tempo si possono utilizzare diverse strategie. Gli utenti non sono più semplici spettatori, ma veri e propri protagonisti, catapultati in un percorso che consente loro di compiere nuove esperienze e di ottenere vantaggi e gift diversificati.

    In poche parole: la gamification rende il brand e tutto quello che lo circonda più giocoso, divertente e stimolante. 

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    Strategie per la gamification

    Per costruire una strategia di gamification efficace bisogna conoscerne le basi, di per sé molto semplici: applicare le meccaniche del gaming e gli elementi caratteristici del game-design in contesti diversi.

    Questo risultato si ottiene facendo entrare l’utente all’interno di un vero universo del brand, attraverso un percorso o un’avventura che sbloccherà riconoscimenti, opportunità e percorsi aggiuntivi. Proprio come in un vero e proprio videogame.

    I QR code, la realtà aumentata e le domande in stile quiz sono solo alcune delle tattiche utilizzate per infondere divertimento nelle campagne dei brand. L’obiettivo principale della gamification è il coinvolgimento, non fine a se stesso ma con un obiettivo: le vendite, la fedeltà al brand e la fidelizzazione dei clienti. Se utilizzata nel modo giusto, può essere uno strumento brillante per promuovere relazioni più profonde nel mercato di riferimento.

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    Gamification: i brand più attivi

    I settori che sfruttano già la gamification sono molteplici. Ecco una selezione di 5 brand che si sono distinti in questo campo.

    1. Sainsbury’s

    La catena di supermercati Sainsbury’s, in linea con i suoi valori, ha lanciato una “Grande sfida di frutta e verdura”, giunta alla seconda edizione, con lo scopo di aumentare le vendite e sensibilizzare i consumatori sull’importanza di inserire più greens nella propria dieta.

    La campagna utilizza obiettivi divertenti e interattivi all’interno del negozio per incoraggiare gli acquirenti a comprare e mangiare più frutta e verdura. Risultato pienamente raggiunto, già dalla prima edizione dell’iniziativa, che ha coinvolto oltre 580 mila clienti per un acquisto totale di oltre 88 milioni di porzioni di frutta e verdura in sette settimane.

    La campagna trova compimento nell’app Nectar, dove i punti possono essere scambiati in contanti e spesi da Sainsbury’s o in rivenditori fratelli, come Argos e Habitat.

    2. Temu

    Il rivenditore cinese Temu utilizza un’intelligente gamification per incoraggiare il checkout del carrello.

    Contatori che mostrano quanti prodotti sono rimasti, timer per le riduzioni di prezzo e ruote della fortuna che offrono sconti “esclusivi”, sono solo alcune delle tattiche utilizzate per invogliare gli acquirenti a fare un affare il più rapidamente possibile. E visti i dati di vendita in rapida crescita, il risultato ci sembra decisamente interessante.

    3. Tinder

    Secondo le ultime ricerche il 40% delle coppie eterosessuali attualmente fidanzate si è conosciuta online. Tinder utilizza molte meccaniche di gioco per coinvolgere gli utenti in cerca della propria anima gemella o di nuove avventure. La sua dinamica è semplice, e proprio per questo geniale: come in un videogame, le funzioni non sono tutte presenti ma vengono sbloccate nel corso dell’utilizzo.

    L’app di dating sfrutta dinamiche simile a quelli dei giochi in rete come Clash of Clans. Chiunque può partecipare gratuitamente ma chi vuole investire dei soldi ha dei vantaggi. Insieme ai vari servizi freemium è possibile inoltre acquistare boost, like infiniti, abbonamenti plus e gold. A volte spuntano addirittura “livelli bonus” come il pannello “ammiratore segreto” in cui puoi scoprire gratuitamente l’identità di una delle persone che ti ha messo like.

    4. PS5

    Per la campagna marketing per il lancio della PS5, Sony ha scelto la gamification con una vera e propria caccia al tesoro, fatta in collaborazione con i principali retailer (MediaWorld, UniEuro, EveryEye e MultiPlayer).

    Il meccanismo ha previsto la creazione apposita di un sito per la caccia al tesoro, in cui gli utenti dovevano inserire 5 soluzioni ad ognuno degli enigmi proposti, ed aprire quindi le porte del caveau in cui era conservata la tanto agognata Playstation 5 con tutti gli accessori.

    Gli enigmi da risolvere erano disseminati nei siti e negli account Instagram e Facebook dei retailer, e rilasciati gradualmente nelle settimane precedenti al lancio di PS5. La campagna fa leva sul desiderio di essere il primo a possedere la nuova console, sulla scarsità legata ai pochi premi ed alla difficoltà di reperimento, e alla durata della caccia al tesoro.
    Gli enigmi, rilasciati in modo imprevedibili, hanno prolungato e reso più complesso il gioco, facendo quindi leva sul senso di progresso e miglioramento per risolvere il mistero.

    5. Duolingo

    L’approccio di Duolingo alla gamification è un ottimo esempio di come i giochi e le esperienze simili ai giochi possano essere utilizzati per migliorare l’esperienza degli utenti e stimolare i comportamenti desiderati. Con oltre 37 milioni di utenti attivi al mese, Duolingo è una delle app più popolari per imparare una nuova lingua. A renderla così popolare sono certamente la sua facilità di utilizzo, la possibilità di completare task in modo veloce ed ovviamente le dinamiche di gamification che rendono tutto molto più divertente.

    Come in un videogame, le lezioni iniziano in modo semplice, con concetti base di vocabolario e grammatica, e diventano gradualmente difficili, man mano che gli utenti progrediscono.

    Duolingo ha sfruttato con successo la gamification per creare un’esperienza utente coinvolgente ed efficace, che incorpora elementi come i livelli e le ricompense allo scopo di motivare gli utenti a impegnarsi nei loro obiettivi di apprendimento delle lingue.

    Questo non solo rende l’esperienza di apprendimento più piacevole, ma aiuta anche gli utenti a rimanere in carreggiata e a vedere progressi misurabili nel tempo.

    Bonus: Marvel Move

    Marvel porta il suo contributo nel mondo fitness con un’applicazione immersiva per correre, capace di unire l’universo Marvel a dinamiche di gamification. Il risultato è Marvel Move, un’app sviluppata e ideata dai creatori di Zombies, run! per correre con Thor, Loki e Hulk, come in un film.

    L’idea alla base è la stessa di Zombies, Run!, app di running narrativa ambientata durante un’apocalisse di zombie, ora applicata all’universo Marvel. L’applicazione include workout completi e professionali, tarati per le esigenze e le capacità dell’utente, calati all’interno di avventure epiche dell’universo Marvel, narrate tramite audio immersivi e, in parte, interattivi.

    Marvel e Six to Start hanno anche pensato all’accessibilità del gioco, prevedendo infatti livelli crescenti di difficoltà che permettono a chiunque di allenarsi, anche a chi è in sedia a rotelle.