Dati, futuro e trend dell’eCommerce in 5 report che dovresti conoscere
L'evoluzione del retail, il ruolo dello smartphone, la crescita del B2B, l'AI di supporto al cliente e i contenuti video per i brand. Il futuro dell'eCommerce è già ora
4 Luglio 2018
L’andamento dell’eCommerce in Italia prosegue a doppia cifra registrando un +15% e si prevede che il valore degli acquisti online possa arrivare a toccare i 27 miliardi di euro quest’anno. Un dato molto positivo che conferma la crescita del trend e preannuncia un futuro sempre più roseo per il commercio elettronico. Dopo i chatbot, Instagram Shopping e le consegne nel weekend, su quali aspetti e fenomeni saranno puntati i riflettori nel prossimo futuro?
L’eCommerce come supporto al retail
Secondo il report Digital Market Outlook di Statista, nel 2017 le vendite retail eCommerce in tutto il mondo hanno raggiunto i 2.3 trilioni di dollari (11,9% delle vendite totali al dettaglio) e sono destinate a crescere fino ai 4.88 trilioni di dollari previsti per il 2021 (ossia il 17,5% delle vendite totali al dettaglio). L’eCommerce registra dunque una crescita costante: la facilità di acquistare prodotti con pochi clic comodamente da casa evitando code, attese e parcheggi rappresenta ormai un’abitudine di consumo e non più un semplice fenomeno online. Secondo l’analisi, circa il 70% degli statunitensi (230 milioni) effettuerà un acquisto online nel 2018, contribuendo con $ 474 miliardi alle vendite retail totali. Anche se le vendite eCommerce rappresentano una quota considerevole del denaro speso nel commercio al dettaglio, continuano ad essere una fetta relativamente piccola del retail, che si riconferma player dominante raggiungendo $ 5 trilioni nel 2017.Lo smartphone protagonista della navigazione
Il Global Mobile Report di comScore mostra come la crescita dell’eCommerce da mobile oscuri l’impatto della navigazione da altri device, triplicando l’incremento rispetto allo shopping online da desktop. Lo smartphone è ormai protagonista della navigazione in tutto il mondo. Oltre la metà dei minuti complessivi trascorsi online nei 13 Paesi presi in analisi avviene infatti mediante dispositivi mobili, con quote che superano il 75% in Messico, India e Indonesia. Il dato italiano ammonta al 62%, in linea con i numeri di USA e Regno Unito.La crescita esplosiva del B2B
La vendita al dettaglio B2B negli Stati Uniti ha superato gli 8 trilioni di dollari nel 2014. Il mercato B2B online è in crescita grazie al rapido aumento del numero di acquirenti e delle innovazioni offerte dal digitale. Il ciclo d’acquisto B2B classico è spesso lungo e complesso: i mercati sono poco regolamentati, presentano una maggiore complessità fiscale, listini prezzo variabili da cliente a cliente, considerevoli volumi di scambio. Vi è dunque un’alta attenzione all’impatto fiscale e all’individuazione di soluzioni logistiche flessibili, si tratta insomma di acquisti attentamente valutati.L’intelligenza artificiale al servizio del cliente
In campo eCommerce, l’intelligenza artificiale si concentrerà su shopping experience personalizzate. I marchi punteranno al coinvolgimento del cliente tenendo conto di tutti gli aspetti delle sue attività online, anche sulle piattaforme social. Tommy Hilfiger ad esempio ha collaborato con IBM e il Fashion Institute of Technology per un progetto denominato Reimagine Retail in grado di identificare le tendenze del settore in real time, analizzare l’attuale sentiment dei clienti su ogni prodotto e utilizzare i dati estrapolati come volàno del processo creativo. Con l’andar del tempo, i clienti vedranno annunci personalizzati pertinenti alle loro abitudini di acquisto e saranno più propensi ad acquistare un prodotto. L’idea è che l’AI determinerà gli interessi degli utenti in base a preferenze, cronologia di acquisti e resi, attività sui social.Il video, strumento principe per i brand
Con l’evoluzione del marketing digitale, il video si riconferma sempre più strumento principe per i brand. Qualora ci fosse ancora qualche dubbio, ecco alcune statistiche sull’engagement in presenza di contenuti video:- Il 51% dei marketer di tutto il mondo nomina il video come il tipo di content con il miglior ROI.
- Il 59% dei dirigenti concorda sul fatto che in caso di testo e video disponibili sullo stesso argomento, è più probabile che venga scelto il video.
- I professionisti che utilizzano i video incrementano le entrate del 49% più velocemente rispetto ai contenuti che ne sono privi.
- I video social generano il 1200% di condivisioni in più rispetto a testo e immagini combinati.
- I video aumentano del 157% il traffico organico dalle SERP, su una landing page può aumentare le conversioni dell’80% o più.
- L’85% del pubblico statunitense guarda video online, ma è l’Arabia Saudita il Paese con il più alto accesso giornaliero ai video online con il 98%.
- Il 45% delle persone guarda più di un’ora di video a settimana su Facebook o YouTube, oltre 500 milioni di utenti li visualizzano sul social di Menlo Park ogni giorno, l’85% dei video di Facebook viene guardato senza audio e i video nativi hanno una copertura 10 volte superiore rispetto ai link di YouTube.
- Le visualizzazioni di contenuti video di brand sono aumentate del 258% su Facebook e del 99% su YouTube a partire da giugno 2017, il 64% dei consumatori effettua un acquisto dopo averne guardato uno.
- Il gruppo di età 25-34 è il maggior fruitore di video online e gli utenti di sesso maschile trascorrono il 40% di tempo in più a guardarli rispetto alle donne.
- I video in diretta rappresenteranno il 13% del traffico totale nel 2018 ed entro il 2019 l’accesso ai video ammonterà all’80% di tutto il traffico Internet.