Creare una buona strategia di Content Marketing per il proprio mercato è un lavoro impegnativo che richiede analisi accurate e una sensibilità spiccata. E per i Paesi stranieri? Le potenzialità dei mercati sono immense ma possono essere sbloccate solo da una chiave: parlare la stessa lingua. Siete pronti a portare il vostro Content Marketing al livello successivo?
I 5 punti fondamentali per una strategia di Content Marketing in lingua straniera
Il web è una Babele dei nostri tempi. Quante e quali lingue dominano Internet? In che percentuale?
Non basta un vocabolario per parlare una lingua, tantomeno per comunicare efficacemente. Serve una visione d’insieme che tenga in considerazione anche la cultura, le abitudini e le tradizioni. Da dove iniziare?
Ecco i 5 punti fondamentali da seguire per avere successo nella comunicazione in lingua straniera:
- Analizzare il target
- Prendere in considerazione le differenze culturali
- Mantenere il messaggio semplice
- Determinare i canali per veicolare il contenuto
- Porsi obiettivi per misurare il successo
Vediamoli uno ad uno.
Conoscere il target
Per prima cosa serve capire a chi ci stiamo rivolgendo e il modo migliore da farlo è creare le
buyer personas. Il passo successivo è creare empatia: come? Uno strumento utile è la
mappa dell’empatia del cliente. Vendite, assistenza clienti e altri dipartimenti possono essere molto utili per capire il sentiment del tuo target. Serve capire come ragionano, cosa pensano e che schemi mentali usano i destinatari della comunicazione.
Via gli stereotipi
I simboli, i colori che siamo abituati ad associare ad un significato, non funzionano allo stesso modo in tutto il mondo. Un esempio per tutti: il bianco, in Europa considerato sinonimo di purezza, è il colore del lutto in Oriente. Serve quindi
fare tabula rasa dei nostri schemi, per adottare quelli del nostro target. Si può iniziare da un ascolto attivo dei social media locali e da una necessaria analisi della regione. All’interno del team è fondamentale un copywriter bilingue e soprattutto una risorsa esperta della cultura capace di controllare la comunicazione per evitare scivoloni.
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Semplicità prima di tutto
Siete accorsi con l’estintore per spegnere le fiamme avvampate tra il Brand Manager, che preme perché il messaggio sia coerente e il Copywriter, che difende l’impossibilità della sua lingua ad adattarsi a quella specifica forma? La soluzione per risparmiare tempo e nervi è la semplicità.
A questo punto stiamo già dando per assodato che per una buona comunicazione in una lingua straniera serva un
madrelingua, il passo successivo è quello di usare un
linguaggio coerente con il brand,
lasciare spazio per adattamenti della lingua (non tutti gli idiomi hanno la brevità dell’inglese) e creare
corrispondenza tra il tono della comunicazione e quello usato dalle buyer personas.
Definire i canali
Creato il contenuto, è il momento di veicolarlo. I canali per farlo sono 4: condivisi (come i Social Media), a pagamento (Display, Nativa ads, SM…), di proprietà (homepage, newsletter…) e guadagnati (come ad esempio le menzioni degli influencer). Serve mantenere
equilibrio tra i canali e non esporsi mai troppo su uno solo. Attenzione: i social media usati dal target possono differire molto da quelli a cui siamo abituati.
KPI chiari
Ogni strategia deve avere
obiettivi misurabili. Di conseguenza, è importante definire i KPI da monitorare e i risultati da ottenere. Aumentare le vendite, irrobustire la brand awareness, far crescere il traffico sul sito sono tra quelli più comuni ma ogni business ha i suoi specifici.
In conclusione, per sfruttare appieno il potenziale dei mercati esteri serve approcciarsi con empatia e andare oltre la semplice traduzione, creando una strategia di Content Marketing ad hoc per quel Paese e quella cultura.
Il vero successo si basa sulla capacità di adattare la comunicazione al target. Un esempio evoluto è N26 (la nuova banca in versione app): la lingua della app non è definita in base alla localizzazione ma in base alla nazionalità. Questo dimostra una grande flessibilità e abilità di definire le buyer personas e agire di conseguenza.