L’obiettivo è differenziarsi, nel mercato degli smartphone, sempre più affollato: è anche questo uno dei motivi per cui Apple è lavoro sugli iPhone del futuro, in particolare su touch control e schermi curvi. La prima funzione permetterebbe agli utenti dell’iPhone di eseguire le operazioni semplicemente spostando il dito vicino allo schermo, senza toccarlo. A rivelare i progetti di Cupertino Bloomberg: secondo il quotidiano questa tecnologia però non sarà pronta per i consumatori prima di almeno due anni. Apple ha sempre cercato nuovi modi per far interagire le persone con i computer. Steve Jobs ha reso popolare il mouse nei primi anni Ottanta. Gli ultimi iPhone di Apple, poi, hanno una funzionalità chiamata 3D Touch che risponde in modo diverso a seconda delle diverse pressioni delle dita. Sul secondo fronte, Apple sta anche sviluppando display iPhone che si incurvano gradualmente verso l’alto, diversamente dagli ultimi schermi per smartphone progettati da Samsung, che si incurvano verso il basso. Finora, ogni modello di iPhone ha utilizzato un display piatto. Lo schermo OLED dell’iPhone X si curva leggermente in basso, ma la forma è per lo più invisibile all’occhio umano. Entrambe le funzionalità sono ancora nella fase iniziale di ricerca e sviluppo.
La base segreta di Santa Clara
Per lo sviluppo degli schermi per i propri device,
Apple si servirebbe anche di una struttura segreta a
Santa Clara in California, poco distante dal quartier generale a Cupertino, dove si testano gli schermi
MicroLed, una tecnologia di nuova generazione, che, rispetto agli attuali display OLED, promette di rendere i gadget futuri più sottili, luminosi, meno bisognosi di energia, anche se più difficili da produrre. I test sono in fase avanzata.
T159
L’iniziativa segreta, nome in codice
T159, è supervisionata da
Lynn Youngs, un veterano di
Apple che ha contribuito allo sviluppo dei touch screen per iPhone e iPad. L’impianto di produzione di 18 mila metri quadrati si trova a 15 minuti di auto dal campus Apple Park di Cupertino e vicino ad altri uffici Apple non segnalati. Ci lavorano 300 ingegneri. Cupertino è entrata in possesso della tecnologia
MicroLeD, in seguito all’acquisizione della startup
LuxVue nel 2014. Un anno dopo l’operazione, Apple ha aperto un laboratorio di ricerca a Taiwan, per poi spostare l’attività negli States. Alla fine del 2017 gli ingegneri sono riusciti a produrre schermi
MicroLed funzionanti per i futuri Apple Watch.
Il divorzio da Intel
La sperimentazione sui display è solo l’ultimo esempio di come Apple voglia progettarsi in casa i propri componenti chiave, come già aveva fatto per diversi anni con i chip che alimentano i suoi dispositivi mobili (e come farà dal 2020, dati i rumors sul divorzio da
Intel). La mossa dei display ha il potenziale a lungo termine per danneggiare una vasta gamma di fornitori: dai produttori di schermi come Samsung, Sharp e LG Display a società come
Synaptics. Potrebbe anche danneggiare Universal Display, tra i principali sviluppatori della tecnologia OLED.
L’Air Gestures di Samsung e il Project Soli
E i concorrenti?
Samsung ha lanciato diversi anni fa una funzionalità chiamata
Air Gestures, che consente agli utenti di accettare chiamate e sfogliare le pagine Web agitando la mano sulla parte superiore del telefono. Il gruppo di ricerca ATAP di
Google ha poi lavorato su tecnologie simili attraverso un programma noto come
Project Soli. Più in particolare, il progetto di Apple richiede che i gesti siano più vicini allo schermo rispetto a Project Soli. La funzione sarebbe basata sulla tecnologia incorporata nel display stesso piuttosto che tramite un sensore di movimento sulla cornice del telefono.