Come funziona il rover da esplorazione progettato dai makers del Sapienza Technology Team
Abbiamo selezionato alcuni dei progetti della Call for Makers della Maker Faire Rome 2018, per conoscere da vicino i protagonisti dell'innovazione
8 Ottobre 2018
Le abbiamo viste spesso nei lanci su altri pianeti, camminare lentamente con i loro cingoli, per poi perdersi sul suolo di Marte, ad esempio. La “Sapienza Aerospace Student Association” ha ideato un progetto che consiste nella simulazione di una sonda terrestre, ispirata a quelle lanciate dalle varie agenzie spaziali internazionali sugli altri corpi celesti. LEGGI ANCHE: Un progetto riporta in vita le antichità con la stampa 3D
Che cos’è il progetto di simulazione di sonda terrestre
Il Sapienza Technology Team ha creato un rover da esplorazione in grado di muoversi autonomamente, raggiungere determinati obiettivi e svolgere particolari funzioni, a seconda di ciò che gli viene comandato. SSRP è programmato per muoversi sia da solo che su comando a distanza dalla ground station (un computer), e deve saper riconoscere quando si presentano ostacoli davanti o dietro, fornendo continuamente dati di sensoristica al suo controllore. È inoltre previsto che sia in grado di ricaricarsi attraverso due pannelli solari e che, se richiesto, possa catturare immagini e video dalla telecamera montata a bordo. Per raggiungere questi obiettivi, il team è partito da una base con cingoli prefabbricata, sulla quale ha montato la struttura elettromeccanica, interamente progettata e stampata in 3D. Il rover è gestito dal single-board-computer Raspberry Pi3 (in pratica un computer con sistema operativo Linux) a cui si può accedere tramite wifi. LEGGI ANCHE: 5 cose che dovresti sapere prima di iniziare a stampare in 3D I sensori più importanti presenti sul rover, sono:- sensori di distanza: due in totale, uno davanti e uno dietro, trasmettono costantemente la distanza registrata con dei segnali ad ultrasuoni. Con un’opportuna funzione, se il rover è in movimento e se questa distanza diminuisce oltre un valore minimo, è anche in grado di fermarsi e cambiare strada;
- l’IMU (Inertial Measurement Unit), è un complesso di sensori costituito da un accelerometro, una bussola e un giroscopio, cui si aggiunge un sensore di temperatura, e permette al rover di capire in che modo è orientato e verso che direzione si sta muovendo;
- il pan-tilt e il servo-driver sono l’insieme della struttura e dei controlli che sorreggono e dirigono la telecamera in ogni direzione. Essa può essere diretta in alto o in basso e a destra o sinistra, attraverso l’impostazione di due servomotori (ad angolo programmabile), con un’apertura per entrambe le direzioni di 180°;
- la telecamera (12 MP) è in grado di catturare immagini e video (ad un limitato fps) ed inviarli in tempo reale alla ground station.