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  • In Cina i giovani inviano selfie di nudo a garanzia dei micro-prestiti

    Il fenomeno è così diffuso che una speciale task-force è al lavoro per individuare i microlenders coinvolti

    29 Novembre 2018

    I sistemi di micro-finanziamento ci hanno (apparentemente) liberato dalla schiavitù della povertà permettendoci di acquistare praticamente qualunque cosa. Apple lancia un nuovo modello di iPhone ma il costo proibitivo ti spaventa? Nessun problema: basta spezzettare la cifra in tante piccole (e comodissime) rate per abbattere il muro dell’indisponibilità economica. Sogni una vasca idromassaggio per rilassarti ma non puoi permettertela? Non c’è problema, puoi tranquillamente ripagarla in 60 anni con una serie di rate mensili da 10 dollari.

    Source: YouTube/TomoNews US

    Selfie di nudo in cambio di prestiti

    Sembra che questo sistema abbia ormai monopolizzato il modo di fare acquisti di un certo tipo e i millennial cinesi si stanno tuffando a capofitto nell’acquisto di beni di lusso o altamente tecnologici: da schermi TV di enormi dimensioni ad automobili elettriche come Tesla, anche se alcune aziende fintech stanno sviluppando servizi per permettere di pagare in modo dilazionato anche i piccoli acquisti quotidiani. Questo è quanto ha rivelato il South China Morning Post in un’inchiesta. In un contesto in cui il costo della vita è abbastanza elevato in relazione agli stipendi e le possibilità di ottenere una carta di credito sono relativamente basse, questa nuova forma di commercio elettronico ha aperto un mondo di possibilità per tantissimi millennial cinesi. LEGGI ANCHE: In Cina sono nati i primi essere umani OGM (dice uno scienziato) Ma il sistema ha anche i suoi lati oscuri: se è vero che è possibile pagare una confezione di Oreo da 475 grammi in rate mensili da 41 centesimi per tre anni, una contropartita viene richiesta da alcuni istituti di credito a garanzia del prestito erogato. Quale? Inviare delle foto di se stessi, nudi.
    Source: YouTube/TomoNews US
    Questi istituti di credito dalla dubbia moralità hanno intercettato il bisogno disperato di una buona fetta di millennial cinesi di ottenere prestiti a qualunque costo: se le micro rate non vengono rimborsate con puntualità, chi ha prestato il denaro minaccia di diffondere le foto inviate e mostrarle ai contatti del malcapitato, compresi amici e parenti. Molti, inoltre, addebitando strategicamente gli interessi sul prestito originario, aumentano la richiesta di foto e video hot, incatenando al sistema i ragazzi in modo ancora più stringente.

    10 giga di foto già diffuse

    Nel 2016, circa 10 giga di foto di selfie osè, tutti corredati da documenti di identità perché fossero riconoscibili, sono stati diffusi dai microlenders. La maggior parte delle vittime coinvolte aveva un’età compresa tra i 19 e i 23 anni e aveva contratto un debito compreso tra 1000 e 2000 dollari. Ad altri, secondo le fonti del South China Morning Post è stata offerta la possibilità di ripagare il prestito con prestazioni sessuali. Il problema si allarga a macchia d’olio ed è talmente preoccupante che, nello scorso anno, i regolatori finanziari del Paese hanno adottato una serie di provvedimenti per interrompere il rapido sviluppo dei prestiti in denaro, servizio spesso fornito da operatori senza valida licenza.

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