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  • Gentilezza sul lavoro: ecco come può davvero fare la differenza

    16 Novembre 2023

    Decenni di studi e ricerche affermano che, in un mondo che va sempre più di fretta e ci vuole più performanti, scattanti, al top della forma e sempre sul pezzo, la gentilezza non è più solo un valore, ma una necessità in grado di fare la differenza. Anche nel CV. Sebbene spesso non venga citata, a lungo termine può essere proprio la gentilezza quell’elemento in grado di determinare il successo di un marketer.

    Sii gentile e abbi coraggio“: lo ha scritto per la prima volta Anna Frank all’interno della copertina di uno dei suoi diari, e tutti almeno una volta lo abbiamo sentito ripetere dalle nostre nonne.

    Ma c’è di più: in periodi stressanti, quando l’ansia è alle stelle ed il morale è basso, la gentilezza diventa un must. Le ricerche affermano infatti che, a livello individuale, compiere atti di gentilezza aumenta i livelli di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori cerebrali che contribuiscono alla sensazione di benessere e soddisfazione, e favorisce il rilascio di endorfine, antidolorifici naturali per il corpo. In poche parole: dipendenti più felici e più impegnati.

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    Come praticare la gentilezza al lavoro?

    La gentilezza dice moltissimo della persona che si ha di fronte, del carattere, dell’impegno e del modo in cui si approccia ai problemi. Per un buon leader, praticare la gentilezza è indispensabile per trattenere i migliori talenti e per la creazione di un ambiente di lavoro sereno e produttivo, con ovviamente ricadute anche sulla produttività. Quando le persone ricevono un complimento e vedono riconosciuto il proprio talento, si sentono soddisfatte, aumentano la propria autostima e si sentono di conseguenza anche più coinvolte.

    C’è di più: la gentilezza è contagiosa. Quando all’interno di un team qualcuno si mostra gentile, gli altri sono invogliati a fare lo stesso e a seguire l’esempio.

    Ecco alcuni tips da integrare nella vostra routine lavorativa per praticare e diffondere la gentilezza sul lavoro e contribuire a creare una cultura della gentilezza.

    1. Per iniziare: gentilezza è prendersi cura di se stessi

    Prendersi cura degli altri è possibile solo mettendo se stessi al primo posto. Diventa quindi essenziale sapersi prendere cura di se stessi, dei propri bisogni e del proprio benessere fisico, emotivo e mentale affinché il rapporto con gli altri non ne risenta.

    Come farlo:

    • Comprensione e la gestione del proprio carico di lavoro e delle priorità;
    • Evitare di rispondere alle email non urgenti fuori dall’orario di lavoro tradizionale;
    • Chiedere aiuto al manager nell’organizzazione di una lista delle attività su cui concentrarsi;
    • Prendersi un giorno di malattia o di ferie (necessario) per tutelare la propria salute mentale.

    2. Fate il vostro lavoro (e aiutate i colleghi in difficoltà)

    All’interno di un team, ritardi e compiti non portati a termine ricadono sul resto della squadra, con un conseguente aumento dei livelli di ansia, stress e frustrazione. Questo vuole dire che è importante essere puntuali e svolgere il proprio lavoro al meglio delle proprie capacità.

    E ricordate: aiutare i colleghi può favorire un senso di cameratismo e di sostegno all’interno del team, contribuendo quindi a creare una cultura della gentilezza.

    Come farlo:

    • Darsi dei micro-obiettivi specifici, che vi potranno aiutare a raggiungere risultati più grandi;
    • Via libera a liste ed elenchi giornalieri da spuntare che vi consentiranno di tenere traccia dei progressi;
    • Aiutare i colleghi in difficoltà se il carico di lavoro è relativamente leggero.

    3. Ascolta gli altri

    Lo smart working ed il lavoro agile hanno reso più facile lavorare in ogni luogo, ma allo stesso tempo hanno reso più complicata la gestione del team. Prendersi del tempo per incontrare i propri colleghi, virtualmente oppure ancora meglio di persona, è importante per creare il giusto spirito di squadra.

    Non basta conoscere le persone con cui si lavora, entrare in contatto con loro a un livello più profondo è anche un modo per esplorare le loro sfide e i loro punti dolenti. In questo modo potrete capire come si sentono dentro e fuori dal lavoro, cosa li motiva e come potete aiutarli a rafforzare la loro fiducia.

    Come farlo:

    • Praticate l’ascolto attivo;
    • Parlate con i vostri colleghi. Chiedetegli dei loro animali domestici, del loro recente trasferimento o della loro famiglia.

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    4. Gentilezza è valorizzare le persone con cui lavori

    Le ricerche confermano che le lodi e la gratitudine fanno sentire le persone apprezzate ed aumentano il loro morale. Per cui è importante non dimenticare di dimostrare alle persone con cui lavori quanto apprezzi il loro lavoro.
    A volte basta una frase di incoraggiamento o di riconoscimento per cambiare le sorti di una giornata faticosa.

    Come farlo:

    • Elogia i colleghi il modo autentico;
    • Fai capire alle persone con cui lavori quanto apprezzi loro ed il loro lavoro;
    • Concentrati sui risultati recenti di una persona che ti hanno sinceramente colpito.

    5. Non confondere gentilezza e cortesia

    Quando si è chiamati a dare un parere sul lavoro di un collega, è sempre bene farlo in modo onesto e costruttivo.

    Se la cortesia tende infatti a rasentare il compiacimento delle persone e può essere falsa, la gentilezza ha come obiettivo quello di migliorare le skill di qualcuno attraverso un feedback onesto e sensibile.

    Come farlo:

    • Quando vi viene chiesto un parere, concentratevi sia sugli aspetti positivi che su quelli che possono essere migliorati;
    • Esercitatevi a inquadrare i feedback apparentemente negativi in chiave positiva;
    • Ogni feedback può rafforzare la fiducia in se stessi di una persona, anche se si tratta di un feedback critico;
    • Infine, ricordate: creare una cultura che favorisca la gentilezza permette agli individui non solo di produrre idee innovative, ma anche di sentirsi abbastanza sicuri ad esprimerle e condividerle.