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  • Cos’è l’indicizzazione e in cosa differisce dal posizionamento

    14 Luglio 2023

    Quando si parla di SEO (Search Engine Optimization) termini come indicizzazione e posizionamento sono alla base di ogni ragionamento e la loro piena comprensione è un aspetto fondamentale.

    Ma cosa si intende esattamente quando si parla di indicizzazione o di posizionamento?

    E quali sono quindi le differenze tra essere indicizzati su Google ed essere posizionati su Google?

    Possiamo definire l’indicizzazione di un sito web come il processo mediante il quale i motori di ricerca esplorano e memorizzano le pagine web presenti in un sito per renderle disponibili nella loro banca dati.

    L’indicizzazione quindi, in altre parole, consente ai motori di ricerca di visualizzare il contenuto del sito nei risultati di ricerca.

    Il posizionamento al contrario, si riferisce alla posizione che una pagina web occupa nei risultati di ricerca per una determinata query di ricerca e dipende da diversi fattori come la rilevanza del contenuto, la qualità del sito, l’autorità del dominio e l’esperienza dell’utente.

    Sostanzialmente quindi le caratteristiche e quindi allo stesso tempo le differenze tra indicizzazione e posizionamento di un sito web possono essere riassunte nei seguenti punti:

    L’indicizzazione  di un sito web:

    • È il processo attraverso il quale i motori di ricerca esaminano le pagine del sito e le includono nel loro indice;
    • Avviene automaticamente e non richiede alcuna azione specifica da parte del proprietario del sito, tranne che nel caso in cui ci siano problematiche specifiche da risolvere che ne impediscono l’indicizzazione automatica;
    • Ha come obiettivo  far sì che il sito web sia visibile nei risultati di ricerca dei motori di ricerca;

    Il posizionamento di un sito web:

    • Si riferisce alla sua posizione nei risultati di ricerca dei motori di ricerca;
    • È influenzato da numerosi fattori, tra cui la qualità del contenuto, la struttura del sito web, la fruibilità (UX),  la presenza di parole chiave, i backlink ricevuti,  le ottimizzazioni SEO più tecniche e la popolarità del sito web;
    • È il risultato di una strategia di SEO (Search Engine Optimization) finalizzata a migliorare la visibilità del sito web sui motori di ricerca;
    • Permette ai siti web di apparire nelle prime posizioni dei risultati di ricerca avendo quindi maggiori possibilità di essere visitati dagli utenti.

    Ma vediamo più nello specifico cosa comporta per un sito l’essere indicizzato.

    Cosa si intende con il termine indicizzazione sui motori di ricerca

    In pratica, ogni volta che un motore di ricerca “scansiona” una pagina web, analizza il suo contenuto e lo cataloga in un database.

    Tale processo definito crawling  prevede la scansione e il download di testi, immagini e video dalle pagine trovate su Internet tramite programmi automatizzati chiamati crawler, come Googlebot.

    Questo processo è necessario affinché possano essere resi disponibili al pubblico le informazioni contenute nelle pagine web, permettendo agli utenti di cercare e trovare la risposta alle loro domande.

    In altre parole, quindi, l’indicizzazione è il meccanismo che permette ai motori di ricerca di organizzare e rendere accessibile il vasto mare di informazioni contenute nel web.

    Che un sito web sia indicizzato però, significa semplicemente che questo è elencato all’interno di Google e quindi viene visto dai motori di ricerca ma non significa necessariamente che il sito web sia anche posizionato tra le pagine dei risultati dei motori di ricerca per qualsiasi parola chiave.

    Indicizzazione e posizionamento rappresentano processi diversi e, per la riuscita degli stessi, è necessario eseguire delle operazioni precise in grado di velocizzare il risultato.

    Il lavoro fatto dai SEO Specialist è infatti incentrato sulla riuscita e la velocizzazione di tali processi e le lavorazioni previste per entrambe le fasi sono diverse.

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    Iniziamo a vedere nel dettaglio le differenze sostanziali tra indicizzazioni e posizionamento così da comprenderne sempre meglio le logiche.

    Indicizzazione = posizionamento? La differenza

    Indicizzazione e posizionamento, come abbiamo visto fin qui, sono due concetti diversi che portano a risultati diversi:

    • L’indicizzazione permette al sito di essere scansionato durante il processo di crawling che prevede la scansione e il download di testi, immagini e video dalle pagine trovate su Internet da programmi automatizzati chiamati crawler, come Googlebot;
    • Il posizionamento permette al sito di essere inserito nelle pagine dei motori di ricerca per determinate query di ricerca selezionate dagli utenti.

    Possiamo dire che la differenza sostanziale sia rappresentata dalla posizione che il sito è in grado di ottenere o meno nelle pagine dei motori di ricerca.

    Un sito che è solo indicizzato, infatti, non apparirà per determinate query di ricerca senza che su questo sia stato prima fatto un lavoro in ottica SEO tale da farlo posizionare per parole chiave selezionate.

    È chiaro dunque come, prima di tutto, in qualsiasi progetto si debba partire dall’indicizzazione, senza la quale il sito non appare sulle pagine dei motori di ricerca e quindi diviene impossibile anche un eventuale lavoro di posizionamento.

    Una volta provveduto all’indicizzazione però è chiaro come questa, da sola, sia del tutto inutile affinché il sito web possa essere trovato quando un utente fa una ricerca in rete, utilizzando delle parole chiave specifiche.

    Mentre vedremo poco più avanti come sia possibile velocizzare l’indicizzazione di un sito web, occorre quindi soffermarsi su quali siano le lavorazioni utili a permettere il posizionamento di un sito web.

    Guida al posizionamento di un sito web

    In un progetto di posizionamento di un sito web, la figura del SEO Specialist, ovvero colui che si occupa dei processi utili per ottimizzare il sito e farlo apparire per le query desiderate, dovrà effettuare una serie di lavorazioni utili allo scopo.

    Ecco dunque alcuni degli step principali da seguire  che non possono mancare nello sviluppo di un progetto SEO per il posizionamento di un sito web:

    • Identificare i propri KPI: è necessario che siano da subito chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere, che possono essere visualizzazioni del sito web o conversioni di diverso tipo (compilazione di form, acquisti etc);
    • Condurre un’analisi della concorrenza e del pubblico di riferimento: una ricerca di questo tipo per conoscere ed analizzare sia i concorrenti che il pubblico target è uno dei passi fondamentali affinché sia possibile realizzare una strategia SEO in linea con gli obiettivi del progetto;
    • Scegliere una piattaforma di hosting affidabile e adatta alle proprie esigenze: la scelta dell’hosting è uno dei passaggi primari e chiave per avere buone prestazioni del sito e quindi una maggiore ottimizzazione lato SEO;
    • Utilizzare una struttura di navigazione intuitiva e facile da usare per i visitatori: un passaggio fondamentale nella realizzazione di un sito web ottimizzato SEO è quello di considerare come primario il concetto di user experience, ovvero di utilizzare tutti quegli accorgimenti utili a fornire all’utente che atterra sul sito web la migliore esperienza possibile, tale da invogliarlo ad aumentare il tempo di permanenza sul sito e a visualizzare più pagine, elementi questi positivi per il suo posizionamento;
    • Creare un sito web responsive che si adatti a tutti i dispositivi: oggi più che mai, l’uso degli smartphone per connettersi online registra grandi volumi, in alcuni casi anche superiori alle connessioni effettuate da pc; per questo motivo, è essenziale andare incontro a quelle che sono le esigenze e gli usi fatti dall’utente. Rendere il sito web ottimizzato per la visualizzazione dai dispositivi mobili è un fattore quindi importante che può portare vantaggi non solo riguardo alla  user experience (UX), ma anche per il suo posizionamento lato SEO.
    • Creare una mappa del sito: è necessario creare una mappa del sito web in cui vengono definiti tutti i contenuti che sono presenti all’interno del sito. Questo permette ai motori di ricerca di capire la struttura del sito e l’organizzazione dei contenuti;
    • Creare contenuti di alta qualità e rilevanti per il pubblico: Google premia quei contenuti pertinenti e di alta qualità in grado di fornire valore all’utente. La realizzazione dei contenuti di valore è quindi un altro fattore chiave per un buon posizionamento del sito;
    • Utilizzare le parole chiave corrette e posizionarle strategicamente all’interno del sito: questo è un passaggio essenziale e tali parole chiave andranno posizionate con criterio all’interno del testo affinché questo possa essere considerato ottimizzato lato SEO, seguendo regole precise che consentono di evitare eventuali penalizzazioni a cui si può andare incontro nel caso si usino tecniche poco corrette come ad esempio il Keyword stuffing; un contenuto ottimizzato SEO dovrà seguire tecniche di scrittura SEO ben precise e legate a impostazione e lunghezza del titolo, presenza di paragrafi e H2, H3 e H4 se necessario, adeguata lunghezza del contenuto, corretta frequenza delle keyword, presenza di link interni ed esterni e inserimento di meta description;
    • Utilizzare i meta tag: i meta tag sono informazioni descrittive (titolo, descrizione, parole chiave) inserite all’interno del codice HTML del sito. Questi tag permettono ai motori di ricerca di comprendere il contenuto del sito e di mostrarlo nelle pagine dei risultati;
    • Ottenere link esterni: i link esterni sono importanti per l’indicizzazione del sito web, poiché dimostrano la rilevanza del sito e la sua popolarità. È importante però che i link provengano da siti autorevoli e affidabili e tale operazione viene fatta attraverso l’impiego di tecniche di ottimizzazioni definite di SEO off page il cui più noto mezzo sono le tecniche di link building;
    • Utilizzare gli strumenti per webmaster: i motori di ricerca offrono degli strumenti per i webmaster, come ad esempio Google Search Console, che permettono di monitorare l’indicizzazione del sito web e di ricevere suggerimenti per migliorarla, così come di inviare la sitemap, un documento in formato XML che contiene ogni contenuto presente nel sito e che “racconta” a Google quando sono presenti nuove pagine e quali sono state modificate nel corso del tempo.

    Una volta seguiti questi step primari sarà il momento di procedere con le tecniche di ottimizzazione SEO più importanti e fondamentali per il posizionamento di un sito web.

    Attualmente, infatti, sono circa 200 i fattori di ranking usati dagli algoritmi che animano il motore di Google e di questi ciascun peso e caratteristiche sono note forse solo a chi lavora nel sistema Search di Google, oltre a cambiare continuamente.

    Con il tempo si sviluppano infatti nuovi fattori di ranking in grado di cambiare il posizionamento di un sito il cui lavoro di ottimizzazione SEO non è costante nel tempo.

    Questo rende quindi bene l’idea di come fare il possibile attraverso le specifiche ottimizzazioni SEO sia fondamentale per aiutare il posizionamento di un sito web.

    Le tecniche di ottimizzazione SEO che devono essere incluse in ogni strategia possono essere divise  in due tipologie:

    • SEO on page, ovvero tutte le attività che si possono eseguire sulla pagina;
    • SEO off page, ovvero le attività da fare su siti terzi, al di fuori delle proprie pagine.

    La SEO on page include:

    • Le tattiche legate alla SEO tecnica, utili per ottimizzare i contenuti di un sito web per i crawler di Google e per migliorare e velocizzare la navigazione per gli utenti;
    • Il lavoro sui contenuti (SEO Copywriting) teso a creare contenuti che siano apprezzabili dai motori di ricerca e dagli utenti offrendo valore e rispondendo al search intent dell’utente.

    La SEO off page include invece altre tecniche utili per la promozione dei contenuti e la più nota tra queste è:

    • La Link Building: le strategie di Link Building non possono infatti mancare in una strategia SEO per il posizionamento di un sito web, poiché permettono di acquisire backlink, fattori molto importanti per migliorare il posizionamento di un sito web.

    Tale attività si sviluppa, ad esempio, attraverso la pubblicazione di un articolo che viene definito “guest post” con un link che rimanda al proprio sito, all’interno di altri portali che devono essere scelti in base a dei requisiti precisi come l’autorità della pagina, tali da renderli utili al miglioramento del posizionamento.

    Questa  tecnica, però, presuppone delle conoscenze tali da impedire l’uso di metodi sbagliati che possono provocare danni al ranking e penalizzazioni da parte di Google, che non apprezza i tentativi di manipolazione alle sue classifiche.

    Una volta fatte queste operazioni, è bene chiarire come il lavoro SEO non sia finito ma debba invece essere considerato come una serie di operazioni replicabili nel tempo e continuative utili affinché il lavoro di posizionamento di un sito web dia i suoi frutti e migliori con il passare del tempo.

    Il lavoro SEO è infatti un lavoro a lungo termine che dà i suoi frutti non nell’immediato ma con il tempo e, per questo, necessità di includere un monitoraggio costante e continuativo necessario per verificare le performance del sito web e apportare le eventuali modifiche necessarie per migliorarle.

    Per effettuare tale monitoraggio è essenziale affidarsi all’uso di tool specifici; tra i più utilizzati troviamo:

    Questi tool consentono di monitorare le performance del sito mostrando eventuali problematiche da risolvere attraverso un intervento mirato e mostrando l’andamento generale nel tempo rispetto anche alle parole chiave per cui il sito si posiziona e alla sua condizione rispetto ai competitor, unitamente a molte altre informazioni da visualizzare e funzionalità.

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    Come accelerare l’indicizzazione di un sito

    Per accelerare l’indicizzazione di un sito web una operazione utile da eseguire è quella di segnalare il sito web ai motori di ricerca.

    Questa operazione andrà dunque fatta per Google, ma anche per Bing. Vediamo come.

    Per segnalare il sito web a Google basterà seguire questi step:

    • Bisogna collegarsi alla pagina per l’Aggiunta/Aggiornamento di un URL;
    • Compilare il modulo con l’indirizzo dell’home page del sito web nel campo URL e una breve descrizione di quest’ultimo nel campo Commenti;
    • Cliccare sul bottone Aggiungi URL.
    indicizzazione - Aggiornamento-di-un-url-google- come segnalarlo

    Per segnalare il sito web a Bing invece, si dovrà seguire questi step:

    • Bisogna collegarsi alla pagina webmasters di Bing;
    • Cliccare sul link Iscriviti ed eseguire il login mediante il proprio account Microsoft, Google o Facebook o cliccare su Accedi se si è già registrati;
    • Inserire il link alla home page del sito web nel campo di testo Aggiungi sito;
    • Compilare il modulo inserendo l’URL della sitemap del sito, la fascia oraria in cui riceve più traffico e le tue informazioni personali e salvare.
    indicizzazione - segnalare un url a bing Aggiornamento-di-un-url-bing

    Seguendo questi passaggi è possibile velocizzare l’indicizzazione di un sito web sui motori di ricerca. Ma come fare a verificare se un sito web è effettivamente stato indicizzato ed è quindi scansionabile dai crawler di Google e visibile sui motori di ricerca?

    Per farlo è possibile usare più metodi, che in maniera facile e veloce consentono di avere tutte le informazioni utili per sapere se il sito web è stato indicizzato o meno ed è quindi visibile o no sulla SERP di Google.

    Vediamo tutti i metodi possibili per verificare l’indicizzazione.

    Come verificare l’indicizzazione di un sito

    Se si sono seguiti i passaggi visti fin qui il sito dovrebbe sicuramente essere indicizzato e quindi visibile sulla SERP di Google.

    Tuttavia, per accertarsene è possibile utilizzare due differenti metodi che consentono di avere una risposta certa.

    Per verificare velocemente ed in maniera sicura se l’indicizzazione di un sito è andata a buon fine e avviene in modo corretto è infatti possibile ricorrere ad un sistema pratico e veloce, ovvero l’uso del comando “site: nomedominio“, uno dei più utili operatori di ricerca avanzata.

    Sono comandi molto specifici che ci consentono di filtrare, approfondire e perfezionare le nostre ricerche online.

    Utilizzandolo nella barra di ricerca di Google e inserendo il nome dominio del sito di cui si vuole verificare l’indicizzazione, verranno restituiti o meno i risultati scoprendo così se il sito è indicizzato o no.

    Questo, però, non è l’unico metodo che è possibile usare, anche se forse è il più veloce e semplice da utilizzare; esiste infatti anche un secondo metodo per verificare l’indicizzazione di un sito web ed è attuabile grazie all’uso di Google Search Console.

    Questo strumento consente infatti di ottenere informazioni precise sulle pagine che sono state effettivamente indicizzate e sugli eventuali problemi di indicizzazione che sono stati riscontrati.

    Per fare ciò, una volta fatto l’accesso a Google Search Console basterà cliccare su “Pagine” nella sezione “Indicizzazione”, uno strumento che diviene sempre più fondamentale man mano che il sito ha sempre più pagine al suo interno.

    Ma cosa fare se il sito non risulta essere indicizzato?

    Nei casi in cui il sito non risulta essere indicizzato potrebbero esserci problemi di crawling e indicizzazione.

    Per permettere al sito di essere indicizzato è quindi necessario risolverli intervenendo a partire dai test dei singoli URL usando lo strumento “Controllo URL” presente nella Google Search Console.

    L’uso di tale strumento consentirà di ottenere tutte le informazioni sulle singole pagine web, mostrando i motivi per cui l’indicizzazione della pagina non è riuscita e se un URL sia potenzialmente indicizzabile.

    Una volta esclusi problemi specifici che impediscono l’indicizzazione sui motori di ricerca, per permettere al sito web di indicizzarsi sarà sufficiente inviare la sitemap e gli URL del sito attraverso la Google Search Console.

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