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    Daily Brief – Martedì 9 maggio

    9 Maggio 2023

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    Buongiorno Ninja,

    ecco per te le notizie di lunedì 8 maggio: un estratto della versione completa che trovi ogni giorno nella tua newsletter. Puoi ascoltare anche la versione podcast cliccando sul player sotto al titolo.

    Mentre i numeri di Apple tengono grazie alle vendite di iPhone, TikTok estende il suo Creativity Program. Intanto, su Reels Ads e Facebook Stories arriva la realtà aumentata.

    Boom di investimenti per le startup di AI generativa

    Mentre la maggior parte dell’ecosistema dei capitali di rischio della Silicon Valley è ancora in fase di stallo, quest’anno gli investitori hanno puntato in massa su aziende specializzate in sistemi di intelligenza artificiale generativa in grado di creare conversazioni, immagini e codici informatici simili a quelli umani. Molte delle aziende che stanno ricevendo finanziamenti sono nuove e non provate. Gli analisti della società di ricerca PitchBook prevedono un’ulteriore crescita rispetto ai 4,5 miliardi di dollari dello scorso anno. Ciò è dovuto in parte all’investimento di 10 miliardi di dollari che Microsoft ha effettuato a gennaio in OpenAI.

    ChatGPT è costato una fortuna a OpenAI

    Le perdite di OpenAI sono cresciute fino a 540 milioni di dollari l’anno scorso, secondo i dati riportati da The Information. I costi della startup si sono impennati in particolare nei mesi precedenti al lancio del chatbot. Gli strumenti di intelligenza artificiale si stanno rivelando molto costosi, data la notevole potenza di calcolo necessaria per farli funzionare. Altman ha infatti suggerito che l’azienda potrebbe cercare di raccogliere 100 miliardi di dollari di capitale.

    CEO pentiti del lavoro a distanza

    Molti amministratori delegati, tra cui Sam Altman, CEO di OpenAI, ritengono che il lavoro da remoto si sia rivelato a lungo andare poco efficace. Altman ritiene che in particolare le startup richiedano molta collaborazione di persona, soprattutto quando si elaborano idee complesse. Gli AD stanno quindi chiedendo che i lavoratori remoti trascorrano più tempo in ufficio. Dall’altra parte, i remote-worker sostengono di essere soddisfatti di lavorare da casa e di non voler tornare alla routine d’ufficio pre-pandemia.