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  • Weekly Recap – ChatGPT vocale, Threads in Europa e le altre notizie della settimana

    2 Dicembre 2023

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    Buongiorno Ninja,

    chiudiamo la settimana con il nostro Weekly Recap.

    La nascita del concorrente di X di casa Meta aveva già riscosso un certo successo, spingendo la piattaforma di Elon Musk a minacciare anche azioni legali. Ora, con l’arrivo in Europa di Threads, le carte in tavola potrebbero cambiare di nuovo.

    Continua poi la guerra aperta a Siri&Co: la funzione vocale per ChatGPT sarà aperta a tutti (e non solo agli abbonati Plus, come annunciato). L’ideale per far dimenticare in fretta la bagarre tra Sam Altman e l’ex CdA dell’azienda, ma anche per guadagnare terreno sui competitor che, proprio sugli assistenti vocali, stanno spingendo molto. Ecco qualche informazione in più.

    Da Apple e Google sembra affiorare l’idea che l’AI sarà sufficientemente utilizzata quando non sarà più necessario interfacciarsi con un prompt testuale. Tuttavia, la strada non è semplice e anche Google offrirà, per il momento, un Bard vocale limitato, lasciando la possibilità di tornare all’assistente classico (approfondisci qui).

    Non sostituirà i lavoratori ma li aiuterà, affiancandoli e migliorando le loro performance: il modello che Amazon ha previsto per il suo nuovo chatbot (se ne parla qui) è virtuoso e contribuisce a rasserenare gli animi dei detrattori.

    Sullo stesso tema, il blocco delle esportazioni verso la Cina dei chip per l’IA ha penalizzato fortemente soprattutto Nvidia, che ha visto colossi come Baidu cancellare gli ordini per rivolgersi altrove. Il lancio del nuovo chip (ecco di cosa si tratta nel dettaglio) per l’intelligenza artificiale progettato per rispettare le norme statunitensi potrebbe permettere alla neo-entrata nel trillion club di riprendere fiato.

    OpenAI rilascia ChatGPT Voice

    L’aggiunta all’app per smartphone si pone come diretta concorrente dell’Assistente Google, Alexa e Siri. Si tratta infatti della possibilità di utilizzare l’IA con la voce, ricevendo risposte vocali, così come avviene già per app rivali.

    La novità, inizialmente annunciata per i soli abbonati al servizio Plus, adesso si apre a tutti, anche agli utenti gratuiti.

    Google prepara una versione del suo assistente vocale senza Bard

    Il colosso del web ha annunciato pochi giorni fa che il suo chatbot AI sarà integrato nel suo Google Assistant, ma il nuovo assistente con Bard potrebbe non avere inizialmente tutte le funzionalità di quello classico.
    Per questo motivo l’azienda potrebbe introdurre un’opzione per dare la possibilità di usare Assistant come lo si è sempre usato.

    Amazon sfodera un nuovo chatbot per conquistare i clienti aziendali

    Il servizio di cloud computing AWS ha annunciato un nuovo bot, chiamato Q, progettato per favorire la produttività. Aiuterà i lavoratori a riassumere documenti importanti e a compilare ticket di assistenza, o a chattare tramite app di comunicazione come Slack.

    Il software sarà anche in grado di apportare automaticamente modifiche al codice sorgente delle aziende, velocizzando lo sviluppo di programmi e siti web.

    Threads di Meta sta per arrivare in UE

    Dal suo lancio lo scorso luglio, Threads, il social network testuale di Meta, ha guadagnato molte funzionalità, ma un importante tassello mancante nel puzzle è stata la disponibilità dell’app nell’UE. Secondo il Wall Street Journal, tuttavia, il mese prossimo l’azienda potrebbe lanciare la piattaforma anche in Europa. Per conformarsi alle normative più restrittive, Meta potrebbe offrire agli utenti una modalità di sola visualizzazione della sua app. Non sarà quindi necessario creare un profilo per poter visualizzare i post, ma bisognerà farlo per poter postare a propria volta. All’inizio di questo mese, l’azienda ha anche introdotto la possibilità di eliminare il proprio profilo Threads senza cancellare quello di Instagram.

    Nvidia ritarda il lancio di un nuovo chip AI incentrato sulla Cina

    La società ha comunicato ai clienti di Pechino che ritarderà fino al primo trimestre del prossimo anno il lancio di un nuovo chip per l’intelligenza artificiale progettato per rispettare le norme statunitensi in materia di esportazioni. Il ritardo potrebbe complicare gli sforzi dell’azienda per preservare la quota di mercato in Cina contro rivali locali come Huawei.