9 consigli per scrivere l’oggetto perfetto per le tue email (ed evitare il cestino)
L'oggetto della mail è quella cosa che ci separa dalla conversion, ecco una guida su come evitare l'effetto "sposta nel cestino"
14 Ottobre 2021
Nel 1998 usciva il film “You’ve Got Mail” con due giovanissimi Tom Hanks e Meg Ryan. Si trattava di un remake di “Scrivimi fermo posta” dove al posto delle lettere Tom e Meg utilizzavano le nuovissime email. Ora, nel 2022, sono circa 4 miliardi le persone che utilizzano le email, metà della popolazione mondiale. Il film di Nora Ephron e i dati di Statista ci mostrano come l’email sia entrata nella nostra quotidianità. Uno strumento efficace anche per il marketing: dem, newsletter e transazionali, le mail vengono utilizzate nelle strategie digital e di comunicazione. Secondo una ricerca di Mailup, nel 2020 sono state inviate dalla piattaforma ben 14 miliardi di email di cui il 68% newsletter, il 26% dem e il 3% transizionali. Il covid-19 e la relativa quarantena ha fatto impennare i tassi di apertura della mail (+11% aperture uniche rispetto al 2019). Ok, fin qui tutto bello… ma come si fa a realizzare una mail performante? Come si fa a non farsi ignorare dei lettori, così presi dal logorio della vita e dalle valanghe di spam? Per abbattere la muraglia cinese del “ti prego apri la mail!” ecco 9 semplici ed efficaci consigli da seguire per un’email marketing a prova di cestino.
1# Una mail personalizzata è una mail apprezzata
Personalizzare l’oggetto della mail è un’ottima strategia per rendere più umana e calda la comunicazione. Utilizzando le numerose piattaforme di email marketing disponibili (tra le più famose Mailchimp e Mailup, ad esempio) è possibile inserire dei tag di personalizzazione come il nome del destinatario. Se non si utilizza un tool di Email Marketing è possibile pensare a delle personalizzazioni differenti come, ad esempio, il luogo geografico degli iscritti al database. Dipende tutto da come avete profilato i vostri contatti!2# Precisi, concisi e dritti al punto per una Email Marketing vincente
Il primo errore di chi lavora nel digital e quello di non pensare agli utenti mobile. Da smartphone le mail si visualizzano in meno spazio, se si scrive un oggetto troppo lungo si rischia di non farlo leggere ai destinatari. Importante, quindi, scrivere un oggetto il più corto possibile massimizzando l’efficacia. Andiamo dritti al punto, senza giri di parole, ed evitiamo parole “riempitive” o inutili al fine della conversione. Uno studio svolto da Marketo ha dimostrato come la percentuale di apertura della mail si inversamente proporzionale al numero di parole usate nell’oggetto. Interessante invece la relazione tra il numero di parole e il click-through rate (CTR) che subisce delle variazioni in base al numero di parole utilizzate. Ovviamente questi dati non sono da prendere alla lettera, ci sono altre variabili da tenere in considerazione (e di cui parleremo in questo articolo), ma sono utili per spronarci a scrivere degli oggetti semplici, diretti e soprattutto brevi.3# Non dimenticarti del Pre Header!
Dopo l’oggetto inizia una nuova area dedicata ad altro testo, si tratta del pre header. A volte si dimentica l’importanza di questo spazio ma, se sfruttato con intelligenza, può diventare un ottimo alleato della Email Marketing. Per scrivere un buon pre header:- Non bisogna ripetere quello che c’è scritto nell’oggetto.
- Si deve cercare di dare un’anteprima o un approfondimento sulla mail.
- Se utile, si possono usare dei campi personalizzati.
- Deve instillare curiosità in chi legge.
- Deve essere semplice da leggere e comprensibile a tutti.
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4# Le mail con i numeri nell’oggetto performano meglio
Ok, starete pensando “Ma cosa c’entrano i numeri con le email?”. Domanda legittima, per spiegarvi il motivo utilizzerò le parole di Debra Jason:“Il nostro cervello è attratto dai numeri perché organizzano automaticamente le informazioni in un ordine logico. Nel marketing e nella pubblicità, la tua headline è una pubblicità per il tuo contenuto. Una singola, piccola cifra dispari, come il 7, per esempio, è come una caramella per la tua mente organizzativa”Questa regola vale anche per l’oggetto dell’email. Yesware ha analizzato circa 115 milioni di oggetti di email e ha confermato questa teoria: gli oggetti contenenti numeri avevano un tasso di apertura più alto rispetto alla media. Facciamo un esempio, quale tra i due oggetti è più efficace?
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5# Usa le “power words” nella tua Email Marketing
Le “power words” sono delle parole che riesco a scatenare nella mente del lettore delle emozioni potenti, solitamente ataviche e non controllabili perché appartenenti al nostro subconscio. Queste parole fanno leva su emozioni ancestrali come il senso di appartenenza ad un gruppo, il bisogno di sicurezza, etc. Ci sono molti studi a riguardo e davvero tantissimi libri che trattano l’argomento in maniera approfondita (ad esempio questo articolo di contentmarketinginstitute.com). Perché non utilizzare queste parole per l’oggetto delle email? Possiamo utilizzarle per:Generare curiosità
Il nostro cervello si attiva automaticamente quando messo di fronte a qualcosa di ignoto, non definito o non chiaro. Il nostro desiderio di mettere tutto in ordine ci obbliga a soffermarci su ciò che leggiamo per approfondire. Parole come “dietro le quinte”, “inaspettato”, “privato” generano curiosità nel lettore, voglia di saperne di più e, quindi, di cliccare sulla nostra mail. Un esempio concreto, avrete sicuramente ricevuto mail da brand di moda che vi invitavano a delle “private sale” oppure a visitare il “dietro le quinte della sfilata”.Giocare con la vanità
Sentirsi belli, star bene, avere un aspetto salutare e attraente è uno stimolo tanto antico quanto forte nel genere umano. Colpire la vanità dei nostri lettori è un’ottima strategia, soprattutto se vendiamo prodotti di cosmetica, skin care, healthy, etc. Alcune power words sono “brillante”, “sano” ma anche “elite”, “migliore”, “forte”. Parole che lavorano sul nostro senso di apparire al meglio, sia fisicamente che psicologicamente che socialmente.Ispirare fiducia
Tanto difficile da guadagnare quanto facile da perdere, la fiducia è molto importante per ogni brand. Solo un utente che si fida di noi acquisterà i nostri prodotti e ci consiglierà agli amici. Anche aprire una email è un gesto di fiducia: devo fidarmi di te, capire che non mi stai imbrogliando e fare quel passo verso l’ignoto, aprire la mail e leggere cosa c’è dentro. Parole come “esperti”, “garantito”, “ufficiale” e “sicuro” sono parole che esprimono fiducia e danno un senso di ufficialità a ciò che sto leggendo. Possiamo leggere degli esempi negli oggetti di email inviate da ospedali, centri estetici o associazioni.Generare paura di perdere qualcosa
“Solo 99 pezzi disponibili, non lasciarti scappare l’offerta!” ecco un classico esempio di Email Marketing che sfrutta la FOMO (fear of missing out). La paura di restare senza, di non aver approfittato della promozione o di farsi scappare qualcosa di irripetibile è fortissima. Possiamo usarla nell’oggetto con parole tipo “folle”, “irripetibile”, “solo per”, “errore”. Queste power words vengono principalmente utilizzate da brand che vendono online per spingere all’acquisto. Attenzione però: sono parole molto forti e la loro carica negativa stressa il lettore. Se usate troppo a lungo possono perdere di efficacia e far perdere la credibilità e fiducia. Un esempio? Le offerte di Poltrone e Sofà!6# Nessuno sa resistere agli sconti
Ovviamente la scontistica e le promo sono pensate proprio per invogliare all’acquisto, soprattutto quello compulsivo. Utilizzare le promo anche negli oggetti delle nostre mail è una scelta sempre vincente. Possiamo poi mixare questo spunto con le power word e l’utilizzo dei numeri per rendere il nostro messaggio ancora più efficace! Un esempio “Solo per oggi -35% su tutti i prodotti” oppure “Private Sale: solo per te -15% sulla nuova collezione”. Attenzione: non mentire ai tuoi clienti, mai! Come abbiamo detto prima, avere la loro fiducia è difficile ma è facilissimo perderla. Citando Ambra Angiolini “Se prometti poi mantieni” soprattutto se si parla di sconti.LEGGI ANCHE: 10 best practice per sfruttare la Marketing Automation dei grandi nelle PMI