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  • AI Week 2024: insight dalla seconda giornata

    11 Aprile 2024

    AI Week 2024: un breve riassunto del secondo e ultimo giorno della settimana dedicata all’Intelligenza Artificiale.

    LEGGI ANCHE: Cosa ci portiamo a casa dalla prima giornata di AI Week

    Questo secondo giorno è stato ricco di discussioni approfondite e coinvolgenti su vari argomenti legati all’AI. Abbiamo esplorato diverse tematiche, dall’etica dell’AI e la data protection, all’importanza del prompt e della comunicazione come competenze distintive per il futuro.

    Qui di seguito, i punti salienti e gli insight chiave della giornata.

    AI Ethics & Data Protection

    Luana Lo Piccolo, esperta di etica dell’IA e tecnologia legale, ad AI Week 2024 ha affrontato il tema dell’etica dell’Intelligenza Artificiale, paragonandola alla scintilla di Prometeo, capace di riscaldare e, al contrario, di bruciare l’umanità.

    Luana Lo Piccolo ai week 2024

    Questa metafora è potente perché evidenzia i vantaggi dell’utilizzo di questa nuova tecnologia, ma allo stesso tempo ne illumina i pericoli e le minacce dovute a un uso improprio.

    Affrontiamo l’IA con entusiasmo ma con la giusta cautela: rimaniamo umani e manteniamo un senso critico nel suo utilizzo e nell’interpretazione dei suoi risultati.

    Michele Di Pasquale, tecnologo creativo freelance, nel suo workshop su Stable Diffusion e le nuove tecnologie di manipolazione delle immagini, avverte tutti gli appassionati di tecnologia di non farsi travolgere dall’hype generato dalla comunicazione dei Big Players.

    Il suo messaggio è chiaro: adottiamo prima di tutto un approccio di apprendimento continuo, studiando, imparando e tenendoci sempre aggiornati sulla tecnologia.

    Solo in questo modo potremo padroneggiare gli strumenti che questa nuova tecnologia ci offre, ma non perdiamo di vista l’obiettivo principale di ottenere il risultato giusto utilizzando le tecnologie appropriate.

    Cerchiamo di adottare un approccio open-source e il più agnostico possibile nella scelta degli strumenti. Anche se è giusto entusiasmarsi nell’usare questi nuovi strumenti, non perdiamo il nostro senso critico e la consapevolezza che questa tecnologia può essere molto pericolosa se non si tiene conto delle implicazioni etiche e della protezione dei dati.

    Guido Scorza, Garante per la protezione dei dati personali presso la Data Protection Authority Italiana illumina la faccia più prettamente politica della questione affrontando il problema a livello macro e spiegando quali possano essere le strategie dei governi nell’affrontare la questione etica e quella della protezione dei dati personali.

    Il suo speech è stato illuminante ed evidenzia ancora una volta il problema della sovranità nella presa di alcune decisioni cruciali per la vita del nostro paese.

    Vi consiglio di seguire il suo blog ‘cosedagarante’

    La domanda che sorge spontanea a questo punto è:

    I big players del settore (OpenAI, Anthropics, Google ecc.) si preoccupano delle implicazioni etiche, sociali e, in alcuni casi, governative delle loro tecnologie?

    La risposta è: se lo fanno, non lo fanno sempre e certamente non lo fanno abbastanza.

    Pensiamoci noi.

    Generative AI e Social Network

    Le potenzialità della Generative AI per i social network, utile per creare effetti innovativi per gli utenti dei social network.

    Questa tecnologia si concentra sulla creazione di nuovi contenuti digitali e può essere utilizzata per trasformare semplici video in contenuti virali sui social network, creando un’esperienza utente unica e coinvolgente.

    Valentine Leroy di TikTok ha parlato di come la Generative AI realtime si applica ai social nella creazione di una serie di filtri ed effetti ai video in tempo reale, migliorandone l’aspetto e rendendoli più attraenti per gli utenti del social network.

    Questi effetti possono variare da semplici modifiche di colore a trasformazioni più complesse che alterano completamente l’aspetto del video originale.

    Ciò permette agli utenti di creare contenuti unici e personalizzati, che possono catturare l’attenzione di un pubblico più ampio e aumentare la loro visibilità sulla piattaforma.

    AI Week 2024: PA e Smart Cities

    Aldo Passarelli del CSI Piemonte discute le strategie delle amministrazioni pubbliche virtuose riguardanti la gestione urbana e le smart cities.

    La creazione di un gemello digitale urbano, un modello digitale perfetto di una città reale, permette alle amministrazioni pubbliche di prendere decisioni basate su statistiche predittive.

    Questo coinvolge vari dati e tecnologie, tra cui in particolare la GeoAI, ossia l’applicazione dell’intelligenza artificiale (cioè Machine Learning, Deep Learning, Data Mining) per estrarre conoscenze a partire dagli spatial big data.

    Come utilizzeranno queste informazioni le amministrazioni pubbliche?

    • Riduzione dell’inquinamento acustico e delle isole di calore
    • Manutenzione predittiva delle strade
    • Verifica intelligente dei canoni urbani
    • Smart school e previsione degli iscritti basata sull’analisi dei dati demografici
    • Analisi del potenziale solare degli edifici

    Le città del futuro saranno quindi in grado di utilizzare l’IA per autoregolarsi in base ai cambiamenti di contesto e di agire in molti casi anche senza il controllo umano.

    Questo ci risparmierà molto lavoro, ma dovremmo rimanere vigili anche sulle possibili implicazioni negative: multe automatiche che portano alla disumanizzazione della sanzione e possibili guasti che potrebbero creare situazioni pericolose con difficoltà di intervento umano nel breve periodo.

    Prompting come skill del futuro

    Ad Ai Week 2024, Abran Maldonado, ambasciatore di OpenAI, nel suo speech sul ChatGPT prompting affronta il tema della creazione di assistenti virtuali tramite prompt (txt-2-assistant) e, di come in questa chiave la comunicazione diventerà una vera e propria competenza distintiva per il prossimo futuro.

    abran maldonado ai week

    Nell’ultimo anno e mezzo, l’IA ha provocato un cambiamento di paradigma radicale: siamo passati dal “fare cose utilizzando la tecnologia” al “far fare cose tramite la tecnologia”. In questa prospettiva, la capacità di comunicare correttamente alla IA il nostro “brief digitale” diventerà un’abilità sempre più distintiva.

    Di contro, Michele Di Pasquale, Creative Technologist Freelance, ci parla della generazione di immagini assistita da AI con MidJourney e Stable Diffusion e ci racconta di come il prompt non sia una soluzione miracolosa valida per tutte le necessità: non è possibile, e probabilmente non lo sarà mai, gestire la creazione professionale di immagini e video solo tramite il prompt testuale.

    Per la generazione professionale di immagini e video, oltre a un approccio txt-2-img, saranno sempre più necessarie una serie di competenze tecniche trasversali, dalla computer grafica alla programmazione.

    Quindi, niente paura, alcuni ruoli professionali continueranno ad essere richiesti dal mercato, ma dovranno aggiornare continuamente le loro competenze, includendo anche l’uso dell’IA nei processi creativi tradizionali.

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    #AI