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  • Copywriting persuasivo: 10 tattiche infallibili per testi irresistibili

    22 Luglio 2022

    Quando hai letto “copywriting persuasivo” hai pensato che questo articolo potesse aiutarti a migliorare immediatamente i risultati della tua attività (o quella dei tuoi clienti)?

    Complimenti. In questo articolo stai per scoprire cos’è il copywriting e, nello specifico, cos’è il copywriting persuasivo.

    Lo strumento principale che ogni azienda può utilizzare per trasformare in fatturato potenziali clienti anche solo vagamente interessati al prodotto o servizio offerto.

    Inoltre, dopo aver chiarito i concetti iniziali, ti presenterò le 10 tattiche principali che ti consentiranno di scrivere un testo persuasivo di qualsiasi tipo.

    Copywriting persuasivo

    Come possiamo scrivere un testo persuasivo? Vediamolo assieme

    10 tattiche infallibili per scrivere testi irresistibili

    Quindi in questo articolo scoprirai:

    • Il modello in 4 step che guida all’azione.
    • I 17 desideri da stimolare per creare la giusta tensione che porta ad agire.
    • Le 2 leve di persuasione che inducono all’acquisto prima (e più) di quanto l’utente avrebbe mai pensato.
    • Perché la chiarezza (molto spesso) è più importante della persuasione.
    • Come far leva sull’Homo Sapiens che è in noi per attirare l’attenzione dei tuoi utenti in target.
    • Qual è il ponte che congiunge la motivazione dell’utente alla soluzione offerta. – I 3 aspetti fondamentali che facilitano la scelta del prodotto/servizio in vendita.
    • Perché leggere un articolo presente su Ninja è più interessante che leggerne uno da un altro blog qualsiasi (lo so, questa affermazione può sembrare autocelebrativa, ma ti assicuro che è solo un esempio per farti capire un concetto molto più ampio e importante che leggerai verso la fine di questo articolo). – Perché “chiedere solo all’oste se il vino è buono”, è sempre un errore.
    • Come convincere anche il più grande agnostico della bontà della tua offerta commerciale. Ti sembrano interessanti i presupposti?

    Mi auguro di sì. Quindi iniziamo dal principio.

    Cos’è il copywriting

    Il copywriting è l’attività di scrivere testi a scopo pubblicitario o per altre comunicazioni di marketing.

    Può avere vari obiettivi, ma i due principali sono: aumentare la consapevolezza del marchio e persuadere una persona (o un gruppo) a intraprendere un’azione particolare.

    Potremmo anche definire il copywriting con il termine di scrittura commerciale o, meglio ancora, scrittura business. Chi si occupa di questa attività sono copywriter (o redattori pubblicitari).

    Professionisti che svolgono il mio stesso lavoro.

    Copywriter e copywriting persuasivo

    Il copywriter è il professionista che si occupa di copywriting persuasivo

    In sostanza cosa fanno i copywriter?

    Attraverso il lavoro di scrittura, i copywriter si sono sempre occupati di creare cartelloni pubblicitari, opuscoli, cataloghi, testi di jingle, pubblicità su riviste e giornali, lettere di vendita e altro materiale di direct mail (posta cartacea diretta), sceneggiature per spot televisivi o radiofonici, slogan, white paper.

    Con l’avvento di Internet, il lavoro di noi copywriter comprende anche la scrittura di interi siti web, singole landing page, e-mail, post sui social media, articoli (come questo che stai leggendo), APP e tante altre comunicazioni di marketing. In base agli obiettivi, il copywriting si divide in 2 principali tipologie: uno con approccio più persuasivo e l’altro che potremmo definire più creativo.

    In questo articolo il mio obiettivo è quello di parlarti dell’approccio persuasivo. A questo scopo deve essere chiaro un altro concetto…

    Cos’è la persuasione?  

    Secondo la definizione dell’Enciclopedia Treccani, la persuasione è il metodo con cui ottieni il consenso, convinci, induci una persona a riconoscere la realtà di un fatto, la giustezza, la fondatezza di un dato stato di cose.

    Quindi la persuasione è un’azione volta a influire o condizionare gli altri per raggiungere i propri scopi o obiettivi.

    Si tratta di meccanismi e metodi molto efficaci che inducono l’interlocutore ad abbracciare totalmente il punto di vista della persona che sta parlando o scrivendo.

    Copywriting persuasivo  

    Il copywriting persuasivo è una particolare tecnica di scrittura che, intercettando la motivazione degli utenti, punta a creare contenuti online e offline che attirino la loro attenzione, inducano interesse, li coinvolgano e li portino ad agire.

    È il tipo di comunicazione che si avvina più di tutti all’approccio tipico di un venditore. La maggior parte delle volte non lo sostituisce, ma rende il suo lavoro una strada in discesa.

    Infatti, quando si tratta di vendere prodotti o servizi non eccessivamente complessi e con un prezzo relativamente basso (sotto 400-500€) il copywriting persuasivo può essere sufficiente per concludere la vendita, in tutti gli altri casi sono un ottimo metodo per generare contatti di potenziali clienti estremamente qualificati da consegnare al reparto vendita. (Sia chiaro, con il copywriting persuasivo puoi essere in grado di vendere anche prodotti o servizi con un ticket di 4.000-5.000 euro ed oltre, come mi è capitato di fare durante la mia carriera, ma in questi casi è sempre più efficace lasciare il compito finale di chiudere la vendita ai commerciali dell’azienda che, tramite telefono, videocall o di persona, concluderanno più affari.)

    Abbiamo chiarito che il copywriting persuasivo ha il principale obiettivo di far intraprendere un’azione agli utenti coinvolti nella comunicazione.

    Ora scopriamo insieme quali tattiche puoi usare per raggiungere questo obiettivo.

    Vuoi imparare a sfruttare tutte le tecniche del copywriting persuasivo per i tuoi contenuti di marketing? Scopri il Corso in Content Marketin di Ninja

    Il copywriting persuasivo spinge all’azione

    Cosa significa che il copywriting persuasivo spinge all’azione?

    Significa che facendo leva sulla motivazione degli utenti e, attraverso il coinvolgimento, li direziona in un percorso che abbiamo creato per fargli acquistare il nostro prodotto/servizio.

    1. AIDA: Il modello in 4 step che guida all’azione

    A tal proposito, la tattica N.1 per raggiungere l’obiettivo è l’AIDA.

    AIDA è un modello teorico di funzionamento della pubblicità (quella di tipo persuasivo, definita anche teoria forte della pubblicità).

    L’AIDA fu presentato per la prima volta nell’anno 1898 da Elias St. Elmo Lewis, e dopo negli anni venti da E.K. Strong, per poi divenire popolare a partire dagli anni sessanta.

    L’AIDA è un acronimo che indica le 4 fasi attraverso cui il cliente passa per compiere un’azione:

    • catturare l’Attenzione;
    • generare Interesse;
    • indurre il Desiderio;
    • e, infine, far compiere l’Azione.

    L’obiettivo di questo modello è quello di creare uno scivolo psicologico che spinga l’utente ad arrivare all’obiettivo senza incontrare ostacoli lungo il cammino.

    Ma niente di questo accade se non si parte da un aspetto fondamentale, la motivazione dell’utente.

    Considera la motivazione come la spinta iniziale che ti dai quando vuoi scendere giù da uno scivolo.

    2. MOTIVAZIONE: 17 desideri da stimolare per creare la giusta tensione che porta ad agire

    Nulla accade nel mondo fino a quando qualcuno non ha un bisogno o un desiderio. La cosa interessante è che la motivazione a compiere azioni può partire da una serie di inneschi diversi.

    Come afferma Eric Drew Whitman nel suo libro Cashvertising, esistono 8 desideri principali biologicamente programmati negli esseri umani che ci fanno agire e 9 desideri secondari (quelli appresi dalla società in cui viviamo).

    Iniziamo con ordine, gli 8 desideri principali sono:

    1. sopravvivenza, godimento e estensione della vita;
    2. godimento di cibi e bevande;
    3. libertà da paura, dolore e pericolo;
    4. compagnia sessuale;
    5. condizioni di vita confortevoli;
    6. essere superiori, vincere, non essere da meno rispetto alle persone che si frequentano;
    7. cura e protezione dei propri cari;
    8. approvazione sociale.

    Sei d’accordo con questi 8 desideri?

    Ricerchi anche tu (spesso anche inconsciamente) la soddisfazione di questi desideri?

    Sono abbastanza sicuro che la risposta sia un sonoro SIIII!!!

    Ma ce ne sono altri 9 che la società ci ha convinto a perseguire:

    1. essere informato;
    2. curiosità;
    3. pulizia del corpo e dell’ambiente circostante;
    4. efficienza;
    5. convenienza;
    6. affidabilità/qualità;
    7. espressione di bellezza e stile;
    8. economia/profitto;
    9. occasioni (fare l’affare).

    Dimmi se anche questi 9 desideri cerchi di soddisfarli….

    Bene, attraverso l’AIDA, facendo leva sul binomio “tensione per il desiderio” e “azione per soddisfare quel desiderio”, il copywriting persuasivo ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi di business.

    Ti faccio un esempio: se stai leggendo questo articolo probabilmente dipende dal fatto che vuoi “essere informato” su cosa sia il copywriting persuasivo, ma potrebbe anche essere sorta in te una certa “curiosità” e vuoi capire quali sono le 10 tattiche infallibili per testi irresistibili.

    Potresti anche aver pensato che, conoscendo questi principi di scrittura persuasiva, saresti stato in grado di essere più “efficiente” nel vendere i tuoi prodotti/servizi.

    Quindi, come vedi, per un copywriter diventa fondamentale conoscere dettagliatamente quali sono le motivazioni che spingono il potenziale cliente a scegliere la categoria di prodotto/servizio oggetto della vendita.

    Spesso possono esserci varie motivazioni che spingono l’utente ad agire, ma la principale è sempre una.

    Conoscendola e facendo leva su di essa nella scrittura dei tuoi testi, avrai la strada spianata verso il portafoglio del tuo cliente.

    Ma ci sono altri 2 fattori che amplificano i risultati che puoi ottenere dalla scrittura dei tuo materiali di comunicazione: urgenza e scarsità.

    3. URGENZA E SCARSITÀ: Le 2 leve di persuasione che inducono all’acquisto prima (e più) di quanto avresti mai pensato.

    Cosa sono l’urgenza e la scarsità?

    Sono 2 delle leve di persuasione più importanti documentate da Robert Cialdini (esperto di fama internazionale sul tema della persuasione) nei suoi libri.

    Quanto più urgente è la motivazione dell’utente a soddisfare il suo bisogno o desiderio, tanto più facilmente lui vorrà compiere l’azione che gli chiediamo di intraprendere se soddisfa le sue esigenze.

    Se una persona è in giro per strada sotto il caldo cocente e trova un bar, sarà molto probabile che entrerà in quel bar per acquistare dell’acqua.

    Così se uno studio dentistico stesse facendo pubblicità per acquisire nuovi clienti, potrebbe essere un’ottima strategia quella di offrire un consulto gratuito per chi sta soffrendo di forti dolori ai denti o alle gengive.

    Ma potremmo creare urgenza anche facendo leva sulla scarsità.

    Cos’è la scarsità? È un bias cognitivo fondato sulla paura. Il bias della scarsità può indurci ad attribuire un maggior valore a beni che consideriamo rari o limitati in termini di quantità, tempo o accessibilità. Per questo motivo il copywriting persuasivo si serve di formule del tipo “Solo per oggi”, “Solo per i primi 10”, “Fino a esaurimento scorte” per supportare la sensazione di urgenza e di limitatezza per incentivare la reazione da parte dei destinatari.

    Black Friday urgenza e persuasione

    Il Black Friday è un esempio evidente del principio di scarsità che persuade e induce all’azione.[/caption] Se vuoi verificare su te stesso l’effetto scarsità, aspetta che arrivi il Black Friday e poi dimmi quanto denaro hai speso in quel periodo limitato di forti sconti.

    Il periodo limitato del Black Friday (scarsità) ti farà acquistare prodotti che probabilmente non avresti acquistato senza, o che avresti acquistato molto tempo dopo (quindi anche la scarsità spinge all’azione).

    4. CALL TO ACTION E CHIAREZZA: spesso la chiarezza è più importante della persuasione

    Molto spesso chi si occupa di scrivere testi persuasivi cade in un auto-inganno: cercando di trovare le parole giuste da inserire nel giusto ordine, complica eccessivamente le cose finendo per essere poco chiaro.

    E quando i tuoi testi sono poco chiari (anche se persuasivi), il tuo interlocutore smetterà presto di usufruire del contenuto. E, anche se arriverà alla fine, non compirà l’azione richiesta.

    “La chiarezza vince sulla persuasione”

    Flint McGlaughlin CEO MECLABS Institute

    Ogni comunicazione di marketing deve rendere chiare 3 cose all’utente:

    • Dove si trova (l’utente deve subito capire che si trova nel posto giusto per soddisfare la sua esigenza).
    • Cosa può fare (il nostro copy deve anche rendere assolutamente chiaro cosa può fare l’utente dopo aver letto quel testo o visionato quel video).
    • Perché dovrebbe farlo (questo è l’ultimo passo, il passo decisivo affinché l’utente decida di compiere l’azione che gli chiediamo di compiere).

    Ultimo aspetto che deve essere chiarissimo all’utente è cosa deve fare per ottenere cosa gli stiamo proponendo. Vuole acquistare un giocattolo per il figlio? Come può farlo? Richiede un servizio di consulenza? Come fa ad accedere al PDF gratuito che gli stai offrendo? Come può ricevere il report cartaceo in regalo? Vuole ottenere lo sconto del 10%, come fa ad ottenere il coupon?

    In sintesi: hai convinto l’utente a compiere un’azione, alla fine è importante che tu sia assolutamente chiaro su cosa deve fare per ottenere quanto proposto.

    Devi concludere il tuo materiale online o offline con una chiara azione che deve compiere l’utente.

    tasto compra ora

    “Compra ora” è un esempio di chiara azione richiesta all’utente. Fondamentale nel copywriting persuasivo.

    Potrebbe essere:

    • Acquista ora.
    • Clicca qui e scarica il report.
    • Aggiungi al carrello.
    • Chiama il numero verde 800 XXX XXX.
    • Prenota una consulenza gratuita.
    • Parla con un consulente.

    Questi sono solo alcuni esempi non esaustivi.

    Il mio obiettivo era darti un’idea di come la chiarezza è importante in tutto il processo di comunicazione e soprattutto alla fine (quando chiedi all’utente di compiere l’azione).

    Non è detto che tu debba aspettare la fine del materiale di comunicazione per chiedere di compiere l’azione, ma è certo che alla fine richiederai di compiere l’azione, anche se fosse per l’ennesima volta.

    Bene, fino a questo punto abbiamo trattato 4 aspetti del copywriting persuasivo che spingono gli utenti ad agire.

    Ma come facciamo a catturare l’attenzione degli utenti in un mondo così tanto caotico in cui tutti la richiedono?

    Come catturare l’attenzione del lettore col copywriting persuasivo

    Nelle prossime righe ti parlerò di 3 tattiche fondamentali per catturare l’attenzione degli utenti.

    Ricordiamoci che se non riusciamo a catturare l’attenzione degli utenti, non possiamo iniziare il vero processo di persuasione.

    5. RICHIAMARE IL TARGET E INTERCETTARE IL CERVELLO RETTILE: come far leva sull’Homo Sapiens che è in noi per attirare l’attenzione dei tuoi utenti in target

    Richiamare attenzione copywriting persuasivo

    Cattura l’attenzione dell’utente puntando sul suo cervello rettile.

    Partiamo dalla considerazione che non si può scrivere una comunicazione persuasiva efficace se non conosciamo l’utente in target con il nostro prodotto o servizio, quello che vogliamo intercettare.

    E quando parlo di conoscere il target mi riferisco ad una conoscenza approfondita.

    Chi è, cosa fa, cosa sta cercando, perché è interessato alla categoria di prodotto/servizio che proponiamo?

    A questo punto è importante sapere anche qual è lo strumento giusto (o gli strumenti giusti) dove collocare i nostri materiali di comunicazione.

    Dopo queste doverose premesse, capiamo come attirare l’attenzione di questi utenti in target.

    Cosa comunichiamo?

    Quello che funziona di solito è richiamare il target e intercettare il cervello rettile dell’utente. Cosa significa e come si fa?

    Abbiamo già detto che senza motivazione da parte dell’utente (anche minima), non possiamo fargli compiere alcuna azione.

    Tenendo questo a mente, possiamo attirare l’attenzione di questi utenti facendo una domanda o un’affermazione che li qualifichi.

    Ecco alcuni esempi

    Ad esempio, io ho iniziato questo articolo con questa domanda: Quando hai letto il concetto “copywriting persuasivo” hai pensato che questo articolo potesse aiutarti a migliorare immediatamente i risultati della tua attività (o quella dei tuoi clienti)?

    Con questa domanda sto intercettando una specifica fascia di utenti (di cui tu fai parte). Ma avrei potuto usare anche un’affermazione per dire la stessa cosa.

    Ad esempio: “Questo articolo che parla del copywriting persuasivo è rivolto a quelle persone che sono interessate a usare la comunicazione di marketing per migliorare immediatamente i risultati della propria attività (o quella dei propri clienti).”

    Ma potrei essere ancora più diretto rivolgendomi ad un gruppo di persone usando un termine preciso.

    Ad esempio: “Sei un marketer e vuoi capire come migliorare l’efficacia della tua comunicazione attraverso il copywriting persuasivo?”

    Oppure, facendo un altro esempio, ecco l’approccio che ho usato per un mio cliente che vende caffè di alta qualità: “Hai mai desiderato gustare il caffè, assaporandolo in ogni sua piccola sfumatura, invece di ingoiarlo per abitudine come fanno tutti gli altri?”

    Puoi usare questo approccio di richiamo del target, qualunque sia il media o il materiale di comunicazione di cui ti stai occupando.

    Se il tuo obiettivo è intercettare l’attenzione di un utente motivato, funziona sempre molto bene.

    Può essere un post sui social, una sponsorizzata, un materiale cartaceo, un video, un sito web o la radio.

    Se il tuo obiettivo è intercettare gente già motivata (almeno un po’) verso la categoria di prodotti/servizi che offri, puoi usare questo approccio.

    In questo modo l’utente si sentirà immediatamente tirato in causa. Subito, nella sua testa, risuonerà una vocina che gli suggerisce “questo è per me”.

    Ma, richiamare il target, non è sufficiente se non chiamiamo in causa il cervello rettile.

    Il cervello rettile dell’essere umano è quello che si attiva richiamando gli 8 desideri principali per cui siamo biologicamente programmati a perseguire. Ne abbiamo già parlato al PUNTO 2 di questo articolo, quello sulla motivazione.

    Vai a rileggerlo se preferisci.

    6. MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE: il ponte che congiunge la motivazione dell’utente alla presentazione della soluzione

    Quando abbiamo catturato l’attenzione dell’utente, non dobbiamo cullarci troppo sugli allori. Il modo più efficace per continuare a tenere alta l’attenzione è quello di continuare a parlare del desiderio che vuole raggiungere l’utente, mostrando empatia per la sua situazione.

    L’utente deve capire che chi sta comunicando capisce perfettamente la sua situazione, solo in questo modo, la soluzione che verrà presentata in seguito, verrà considerata degna di nota.

    Potremmo dire che questa fase è il ponte che congiunge la motivazione dell’utente alla presentazione del nostro prodotto/servizio utile a soddisfare quella motivazione.

    7. PRESENTARE LA SOLUZIONE: i 3 aspetti fondamentali che facilitano la scelta

    Se è stato fatto un buon lavoro fino a questo punto, quando verrà presentata la soluzione l’utente l’accoglierà con sollievo/soddisfazione.

    La soluzione che proponi deve essere percepita dall’utente come la sua sola e unica via d’uscita per soddisfare le proprie esigenze.

    In questa fase 3 sono le cose importanti:

    • l’unicità della soluzione;
    • un’accurata descrizione di caratteristiche, vantaggi e benefici;
    • la presentazione dell’offerta.

    La soluzione che viene presentata deve essere unica rispetto a tutte le altre soluzioni che possono soddisfare le esigenze dell’utente.

    L’utente deve poter rispondere a questa domanda che ha nella testa: “Perché devo scegliere questa soluzione piuttosto che un’altra soluzione qualsiasi?”

    Qui ci viene in aiuto il Brand Positioning (argomento tanto importante che merita un articolo dedicato).

    La soluzione sarà descritta mettendo in evidenza caratteristiche del prodotto/servizio, i vantaggi che questa caratteristiche forniscono all’utente e anche i benefici.

    Per chiarire qual è la differenza tra caratteristiche, vantaggi e benefici, ecco una breve spiegazione.

    CARATTERISTICA: cosa è o cosa fa il prodotto/servizio.

    VANTAGGIO: cosa posso fare oppure ottengo da quella caratteristica.

    BENEFICIO: cosa mi fa stare bene. Una comunicazione persuasiva efficace presenta tutte le principali caratteristiche, vantaggi e benefici del prodotto/servizio.

    Un ultimo aspetto riguardo la presentazione della soluzione (ma non ultimo per importanza, anzi) è l’offerta.

    L’offerta può riguardare un prodotto gratuito o a pagamento. In ogni caso l’offerta deve essere organizzata e presentata in modo tale che il prezzo (qualunque esso sia), venga considerato poca cosa da parte degli utenti.

    Qui è tutta una questione di percezioni, percezioni che il copywriter è riuscito a creare nella mente dell’utente.

    Fino a questo punto abbiamo fatto un ottimo lavoro. Abbiamo catturato l’attenzione dell’utente, l’abbiamo interessato presentando la nostra soluzione e gli abbiamo fatto desiderare di ottenerla.

    A questo punto di solito c’è un MA che spunta nella testa del potenziale cliente.

    Questo dubbio gli impedirà di compiere l’azione che gli chiediamo di fare.

    Per fortuna le ultime 3 tattiche che ti descriverò tra poco sono dedicate ad estirpare questo dubbio dalla testa degli utenti.

    Un altro aspetto fondamentale che aiuta a rendere più facilmente vendibile il prodotto/servizio in vendita è l’offerta.

    Una regola generale potrebbe essere questa: Se hai un brand poco conosciuto, la tua offerta deve essere veramente forte.

    Se hai un brand riconosciuto sul territorio di riferimento, allora puoi evitare di far leva su un’offerta irresistibile.

    In merito all’offerta ci sarebbe tanto da dire, quindi molto probabilmente lo tratteremo in un altro articolo.

    Conquistare la fiducia col copywriting persuasivo

    La fiducia, questa è la parola magica che fa aprire tante porte.

    Senza ottenere la fiducia del potenziale cliente non ci sarà mai una vendita di nessun tipo.

    Fino a quando l’utente non ha acquisito fiducia nella persona o nell’azienda che propone l’offerta, difficilmente compirà l’azione richiesta.

    La fiducia è quell’ingrediente fondamentale che aiuta a ridurre al minimo i rischi del nostro utente. Iniziamo col dire che di solito noi esseri umani concediamo fiducia a persone o entità che sono credibili.

    Ma come facciamo a guadagnare questa credibilità?

    Ecco 3 consigli su come ottenerla.

    8. AUTORITÀ: perché leggere un articolo presente su Ninja è più interessante che leggerne uno da un altro blog qualsiasi.

    Ci sono 2 aspetti che permettono ad una comunicazione persuasiva di essere autorevole: il brand che comunica e una o più figure di esperti che confermano la credibilità della soluzione presentata.

    Ti faccio un esempio evidente: c’è differenza tra leggere un articolo scritto su Ninja e un articolo su un blog sconosciuto a caso? Immagino che ci sia differenza.

    L’articolo letto su Ninja viene considerato mediamente più credibile e di migliore qualità anche se a scriverlo è la stessa persona che scrive su un blog sconosciuto.

    La differenza la fa il brand che è considerato più conosciuto e autorevole, quindi degno di fiducia.

    Quindi anche in fase di acquisto di un prodotto/servizio, a parità di condizioni, sarà preferita la soluzione del brand più conosciuto.

    Ma l’autorità non è la sola arma a disposizione per rendere più credibile la propria proposta commerciale. C’è anche la riprova sociale.

    9. RIPROVA SOCIALE: non domandare all’oste se il vino è buono, chiedilo ai commensali

    Secondo un antico proverbio, chiedere all’oste se il vino è buono è da stupidi o ingenui.

    Allo stesso modo, l’utente non è stupido e non si fida solo della parola di chi sta comunicando la bontà della propria soluzione.

    Per questo motivo è utile far parlare anche quelle persone che hanno provato la soluzione e possono testimoniare i benefici che hanno sperimentato.

    Richiedere testimonianze a clienti e mostrarle è un’efficace metodo per acquisire la fiducia dei tuoi prossimi nuovi clienti.

    Quelli che sono (o sono stati) tuoi clienti ed hanno usufruito dei vantaggi della tua proposta commerciale sono la tua arma segreta per convincere altre persone che hanno esigenze o desideri simili.

    Quindi è fondamentale richiedere costantemente nuove testimonianze ai tuoi clienti che si ritengono soddisfatti. Aggiungendole ai tuoi materiali di comunicazione persuasiva, migliorerai le probabilità di raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato (che di solito significa effettuare più vendite o ricevere più contatti commerciali per la tua rete vendita). Fino a qui abbiamo fatto un ottimo lavoro.

    Se il nostro materiale di copywriting persuasivo possiede tutti gli elementi che abbiamo analizzato fino a questo momento, è già pronto per essere utilizzato. Funzionerà alla grande.

    Tuttavia, se vogliamo essere ancora più sicuri della sua efficacia, possiamo mettergli quella che può essere definita la ciliegina sulla torta. Di cosa sto parlando? Della garanzia.

    10. GARANZIE A PROVA DI SCETTICO: come convincere anche il più grande agnostico della bontà della tua offerta commerciale

    Per terminare in bellezza e assicurarti che il potenziale cliente non ti sfugga, puoi anche condire la tua comunicazione persuasiva con una o più garanzie.

    Con la garanzia, chi comunica, sta spogliando di responsabilità e pesi il potenziale cliente. Per questo è veramente uno strumento efficacissimo.

    La garanzia più famosa è la classica “soddisfatti o rimborsati”. Ma non è detto che devi usare quella. Puoi creare una garanzia di performance: pensa ad esempio alla catena di pizzerie americane Domino’s Pizza che fino al 1986 offriva una garanzia di velocità di consegna della pizza. “30 minuti o è gratis” è uno slogan ancora molto famoso in America, nonostante l’azienda non utilizzi quella garanzia già da molti anni.

    Un’altra alternativa interessante è quella di creare una speciale forma di garanzia sulla qualità del prodotto/servizio che stai offrendo o sul servizio di assistenza. Non è sempre necessario puntare solo sulla classica garanzia “soddisfatti o rimborsati”.

    Ad esempio, con il programma Affidabilità Garantita, Lenovo rimborsa il costo di acquisto di PC, tablet e monitor in caso di guasto tecnico entro i primi 365 giorni dalla data di acquisto.

    È una chiara forma di garanzia basata sulla qualità del prodotto. Mi piacerebbe terminare questo articolo sfatando un piccolo mito.

    Quando si parla di scrittura persuasiva, per alcuni sembra che questa vada in contrasto con gli obiettivi della SEO. In realtà questa è una falsa credenza.

    La SEO e la scrittura persuasiva partono da una base comune: la motivazione dell’utente. Poi la SEO è più orientata a fornire informazioni, mentre la scrittura persuasiva, oltre a fornire informazioni, influenza l’utente durante il processo. Vediamolo nel dettaglio.

    La SEO nel copywriting persuasivo

    Perché la SEO e il copywriting persuasivo lavorano bene insieme?

    Per ottimizzare i contenuti e riuscire a raggiungere le prime posizioni organiche sui motori di ricerca devi fare solo una cosa: rispondere immediatamente alle esigenze degli utenti.

    E come abbiamo visto in questo articolo, il copywriting persuasivo si presta benissimo a questa operazione. Ogni comunicazione persuasiva dovrebbe partire parlando delle esigenze degli utenti mettendole in primo piano. Nella pratica cosa accade?

    Dopo una determinata ricerca su Google, se il primo click dell’utente avviene sul tuo sito significa che hai capito cosa vogliono le persone.

    Ad esempio, se stai leggendo questo articolo dopo aver fatto una ricerca su Google, è possibile che tu abbia cercato “copywriting persuasivo” o un argomento simile.

    Quindi questo stesso articolo può essere un esempio tangibile del concetto di rispondere alle esigenze degli utenti e scrivere in modo persuasivo.

    Per questo motivo la SEO e il copywriting persuasivo sono 2 perfetti alleati che permettono a chi si occupa della comunicazione di raggiungere più facilmente gli obiettivi aziendali.

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