Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha accettato di vendere la sua unit high-tech di componenti per auto, la storica Magneti Marelli, a KKR & Co. (operatore internazionale di private equity), in una transazione dal valore di 6,2 miliardi di euro. Si tratta del primo grande accordo per la casa automobilistica italo-americana sotto il nuovo Chief Executive Officer Mike Manley.
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I termini dell’accordo
La nuova società si chiamerà
Magneti Marelli CK Holdings, hanno comunicato le società in una nota. Fiat stipulerà un accordo di fornitura pluriennale con la sua ex unità, che quindi dovrebbe mantenere la presenza in Italia, con stabilimenti e lavoratori.
Secondo quanto
trapelato, ora i giapponesi avrebbero assunto
precisi impegni per la salvaguardia della produzione e dei livelli occupazionali di Marelli, ma anche per l’inserimento di
Ermanno Ferrari (da poche settimane CEO) nel board unico che guiderà i gruppi.
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La Fiat potrebbe ora considerare di premiare gli azionisti con la vendita di Marelli. L’unità, infatti, potrebbe fornire a Fiat
più di 2 miliardi di dividendi, secondo Bloomberg.
La transazione crea una realtà con
oltre 17 miliardi di dollari di entrate annuali e circa 65.000 lavoratori tra Tokyo a Milano. La vendita è una delle pietre miliari per Manley, che ha rilevato la Fiat pochi giorni prima della morte del suo predecessore. Ed è anche la prima operazione supervisionata dal presidente John Elkann dalla scomparsa di
Sergio Marchionne a luglio.
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Le operazioni prima del deal
L’accordo era stato in un certo senso preparato proprio da Marchionne, che aveva dichiarato che la società di componenti non sarebbe stata venduta per
un prezzo inferiore ai 6 miliardi e che inizialmente aveva preferito separare l’attività della Magneti Marelli distribuendo azioni agli investitori, invece di quotarsi alla borsa di Milano.
I colloqui di Fiat con KKR erano iniziati diversi mesi fa e durante la trattativa Fiat avrebbe respinto un’offerta perché il prezzo risultava troppo basso rispetto alle attese. FCA avrebbe anche valutato le offerte di altri gruppi a settembre, prima di giungere all’accordo con
Calsonic.