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  • Perché i professionisti del marketing devono essere audaci, creativi e curiosi nei confronti dell’IA

    L'affermazione dell’IA rappresenta uno sviluppo essenziale per le aziende come lo sono stati internet e gli smartphone

    12 Settembre 2023

    Stiamo vivendo un terzo cambiamento di paradigma. Il primo cambiamento si è verificato con l’arrivo di internet e della rivoluzione che ha portato in termini di informazioni e servizi. Il secondo è arrivato con la diffusione esponenziale dei dispositivi mobili, guidata dall’adozione degli smartphone. Oggi, i progressi nell’intelligenza artificiale (IA) promettono di apportare trasformazioni ancora più profonde, sia per i consumatori sia per le aziende. In questo contesto, quali sono i suggerimenti per i professionisti del marketing? LEGGI ANCHE: Il futuro della misurazione è oggi: quanto è importante per inserzionisti e i marketer intelligenza artificiale e marketing - uomo e robot che si stringono la mano

    Siate audaci

    La progressiva affermazione dell’IA rappresenta uno sviluppo essenziale per le aziende, esattamente come lo sono stati internet e gli smartphone. Ma come trovare la strategia migliore? Ovviamente è importante essere cauti di fronte all’incertezza, in modo da mitigare i potenziali rischi. Così come con qualsiasi nuova tecnologia, dobbiamo lavorare attivamente per comprendere l’IA e le sue implicazioni per le attività di marketing e per i nostri clienti. È importante ricordare che, come marketer, non siamo in competizione con l’IA, ma siamo in competizione con aziende che già utilizzano l’intelligenza artificiale. La buona notizia è che anche voi state già usando l’IA. Google l’ha introdotta nei suoi prodotti da anni: dal completamento automatico nella Ricerca, ai sottotitoli su YouTube fino alle oltre 100 lingue supportate da Google Translate, i nostri prodotti sono costantemente migliorati proprio grazie a questa tecnologia. Attualmente l’80% dei professionisti del marketing utilizza già almeno un prodotto basato sull’IA per gli annunci associati ai risultati di ricerca come moltiplicatore del business[1]. Inoltre, i test hanno dimostrato che gli inserzionisti che passano dalle parole chiave a corrispondenza esatta a quelle a corrispondenza generica nelle campagne che usano un target costo per acquisizione ottengono in media il 35% in più di conversioni.[2] Performance Max è un altro utile esempio. Grazie a questo prodotto, gli inserzionisti condividono i propri obiettivi di business, dati proprietari e alcuni asset creativi; a partire da questo, l’IA di Google ottimizza quindi le campagne di marketing sulla Ricerca, su YouTube, Discovery, Maps e altri prodotti, raggiungendo i clienti ovunque si trovino. Gli inserzionisti che usano Performance Max hanno visto un incremento del 18% nelle conversioni, il 5% in più dallo scorso anno, dimostrando quanto velocemente stiano progredendo i modelli IA di Google.[3] LEGGI ANCHE: PMI e pubblicità online: proteggere la privacy delle persone passo dopo passo

    Siate creativi

    Performance Max si sta innovando ulteriormente. Di recente abbiamo annunciato che stiamo incorporando l’IA generativa per semplificare ulteriormente per gli inserzionisti la creazione di asset personalizzati e in scala in pochi clic. È sufficiente fornire il proprio sito web e l’IA di Google imparerà informazioni sul brand, completando la campagna con testo e altri asset pertinenti. Verranno suggerite perfino nuove immagini generate ad hoc, aiutando i professionisti del marketing a distinguersi in una vasta gamma di formati e inventari. Grazie all’IA, scopriremo le infinite opportunità per la creatività attraverso la sperimentazione e la collaborazione diretta. Attualmente, l’IA può aiutarvi a scrivere un modello di lettera oppure a ottimizzare il vostro mix multimediale. In futuro potrebbe revisionare il vostro flusso di lavoro creativo, permettendovi così di cimentarvi in sfide strategiche e creative completamente nuove. Per esempio, l’IA sta aiutando The New York Times a organizzare 7 milioni di foto risalenti a oltre 100 anni di inchieste. Lavorando con Google Cloud, il Times ha digitalizzato la sua vasta raccolta di foto, archiviate in centinaia di schedari posti 3 piani sotto il livello della strada. Ma l’archiviazione digitale delle immagini rappresenta solo una parte della storia. Per rendere l’archivio accessibile e utile, il Times ha utilizzato l’IA per “leggere” le immagini, non solo scansionando il testo al loro interno e le note scritte sul retro, ma riconoscendo gli oggetti e i luoghi rappresentati, preservando le annotazioni e permettendo di eseguire ricerche all’interno dell’archivio. Adesso, i giornalisti del Times possono usare questa risorsa per raccontare storie che affondano le radici in contesti storici. L’IA generativa sta aprendo la strada ad ancora più opportunità e ci stiamo rapidamente spostando verso un mondo in cui l’unico limite a ciò che sarà possibile creare negli spazi digitali sarà determinato da dove arriverà la nostra immaginazione.

    Siate curiosi

    Cosa significa tutto questo per noi professionisti del marketing? Per quanto mi riguarda, l’intervallo tra la nascita di una nuova idea e il suo sviluppo si ridurrà notevolmente. Ad esempio, il nuovo strumento Product Studio (per il momento US) utilizza l’IA generativa per aiutare le aziende di tutte le dimensioni a creare una gamma di immagini di prodotti di alta qualità. Product Studio può creare scene di prodotti personalizzate per opportunità stagionali o relative a tendenze, rimuovere sfondi o anche aumentare la risoluzione e la nitidezza delle foto dei prodotti. Mentre ci muoviamo coraggiosamente verso questo futuro di opportunità creative, dobbiamo sempre mantenere un approccio responsabile. Non siamo in grado di prevedere tutti i rischi, ma possiamo mantenerci saldi ai principi, rispondere alle sfide che ci si presentano e collaborare con ricercatori, istituzioni e comunità per assicurarci di agire nel modo giusto. Mentre viviamo questo terzo cambiamento di paradigma, pongo a me stessa e al mio team alcune domande. Eccone alcune che potete porre ai vostri team per capire come cogliere le potenzialità dell’IA.
    • Siete abbastanza audaci per ragionare in modo ampio, e pensare a come l’IA possa aiutarvi non solo per il marketing, ma per l’intero business?
    • Siete abbastanza creativi per guardare al di là della precisione nel marketing e scoprire nuove opportunità per entrare in contatto emotivamente con i vostri clienti?
    • Siete abbastanza curiosi per imparare oggi ciò che vi servirà per poter guidare la vostra organizzazione verso le potenzialità trasformative dell’IA in futuro?
    ___ [1] Google Internal Data, maggio 2023 [2]  Google Internal Data, Global, aprile 2022 [3] Google Data, Global, Ads, Nov. 2022–Dic. 2022.