E’ arrivata sul mercato nel 2012, è basata a Lagos in Nigeria, oggi copre 23 paesi del continente africano, ospita 40 mila venditori, conta 550 milioni di visitatori l’anno, è il principale sito ecommerce con il 48% del mercato africano. Si chiama Jumia, nel 2016 è diventata il primo unicorno tech dell’Africa e sarà anche il primo unicorno africano a quotarsi a New York. Nel team fin dal primo momento c’è anche un italiano, si chiama Massimiliano Spalazzi, originario di Monza, viene dalla Bocconi, ha 31 anni, è amministratore delegato in 9 dei Paesi in cui opera l’eCommerce.
Gli azionisti
Gli azionisti di
Jumia sono i grandi gruppi di TLC africani o europei, come MTN, Orange, Millicom International Cellular e la società di Berlino
Rocket Internet. Ma c’è anche
Goldman Sachs, banca d’affari americana.
Anche Jumia Pay
Jumia gestisce portali in 23 Paesi tra cui il Ghana, il Kenya, la Costa d’Avorio, il Marocco e l’Egitto, Nigeria. Le linee di prodotti e servizi includono
Jumia Food (un servizio di take-away online),
Jumia Flights (per le prenotazioni di viaggio) e
Jumia Deals (per gli annunci). Secondo i dati forniti dalla società
Jumia ha processato più di 13 milioni di pacchi nel 2018. Tra i prodotti distribuiti attrezzature per la casa, moda maschile, telefonia, servizi (consegna cibo, prenotazioni alberghiere). l’eCommerce ha sviluppato anche un proprio sistema di pagamento,
Jumia Pay, riuscendo a convincere i consumatori africani a preferire il pagamento online al cash al momento del ricevimento dell’ordine. Nel quarto trimestre del 2018, in questi due mercati principali, la Nigeria e l’Egitto, Jumia ha registrato più della metà delle transazioni attraverso il proprio sistema di pagamento online.
Dunque la quotazione in borsa
Jumia ha presentato una richiesta di quotazione alla borsa di New York alla
SEC (la Consob Usa) e lo ha anche confermato a
Tech Crunch il CEO
Sacha Poignonnec (co-founder insieme a
Jeremy Hodara). La valutazione, il prezzo delle azioni e il calendario della quotazione saranno resi pubblici nelle prossime settimane.
Potenziale enorme
“Jumia ha registrato nel 2018 4 milioni di clienti, che rappresentano il 72% del prodotto interno lordo del continente e il 55% della popolazione africana (circa 660 milioni di persone). Il nostro potenziale è enorme e intendiamo concentrarci su questi mercati per attirare più marchi sui nostri siti e conquistare nuovi clienti ” ha spiegato
Sacha Poignonnec.