Daily Brief – Giovedì 14 dicembre
14 Dicembre 2023
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Mentre Google e Meta si alleano per costruire ecosistemi digitali interoperabili, l’editore Axel Springer stringe un accordo con ChatGPT. Intanto, WhatsApp aggiunge la possibilità di pinnare elementi nelle chat.
Anche l’AI si stanca
Alla fine di novembre alcuni utenti di ChatGPT hanno iniziato a notare che l’intelligenza artificiale stava diventando più pigra.
Secondo quanto riferito da Ars Technica, il chatbot si rifiutava di svolgere alcune attività o restituiva risultati semplificati. OpenAI ha ammesso che si tratta di un problema, ma non ne ha individuato il motivo. Tra gli utenti di X ha iniziato a circolare l'”ipotesi della pausa invernale”. ChatGPT avrebbe cioè imparato che le persone di solito rallentano a dicembre e rimandano i progetti più importanti all’anno nuovo. La teoria non è ancora stata dimostrata, ma OpenAI sta lavorando a un potenziale rimedio.
Digital Markets Act: Google, Meta e altre Big Tech si alleano per gli ecosistemi open
Un’alleanza di dieci aziende unite per promuovere ecosistemi digitali aperti in risposta alle nuove norme tecnologiche dell’Ue. La Coalizione punta sull’utilizzo delle tecnologie interoperabili, con una mossa che potrebbe smussare il limite di potenziali leggi future.
L’editore globale di notizie Axel Springer collabora con OpenAI in un accordo storico
Quando gli utenti faranno una domanda a ChatGPT, il chatbot fornirà riassunti delle notizie rilevanti delle testate dell’editore, tra cui Politico, o Business Insider. Questi riassunti includeranno materiale da storie che altrimenti richiederebbero un abbonamento per essere lette. I riassunti citeranno la fonte e forniranno anche un link all’articolo completo che riassume.