Daily Brief – Martedì 19 dicembre
19 Dicembre 2023
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Mentre l’accordo tra Adobe e Figma sembra essere giunto a un punto morto, il Regno Unito valuta la possibilità di vietare totalmente i social agli under-16. Intanto, Adam Mosseri espone i piani di Threads per l’interoperabilità e la decentralizzazione delle piattaforme social.
Adobe e Figma mettono la parola fine sull’accordo da 20 miliardi di dollari
La mega-offerta della software house di San Jose per l’acquisto della rivale Figma è ufficialmente morta, a causa delle pressioni normative in Europa, secondo quanto dichiarato dalle aziende. “Sebbene entrambe le società continuino a credere nei meriti e nei vantaggi concorrenziali della combinazione, Adobe e Figma hanno deciso di comune accordo di terminare la transazione sulla base di una valutazione congiunta dell’impossibilità di ricevere le necessarie approvazioni normative da parte della Commissione Europea e dell’Autorità per la Concorrenza e i Mercati del Regno Unito“, hanno scritto in un comunicato stampa.
Il Test di Turing potrebbe essere superato
Un gruppo di ricercatori ha proposto una struttura innovativa che tratta i programmi di intelligenza artificiale come se fossero partecipanti a uno studio psicologico. Si tratta di un processo in tre fasi, pensato per le future AI. Sebbene le attuali generazioni di programmi di intelligenza artificiale, infatti, si siano avvicinate al superamento del Test di Turing, che consente di determinare se una macchina sia in grado di esibire un comportamento intelligente simile a quello umano, i risultati non implicano che questi programmi possano pensare e ragionare come le persone. Il nuovo framework potrebbe essere un’alternativa al Test di Turing per valutare l’intelligenza dei programmi.
Il governo inglese valuta di vietare i social ai minori di 16 anni
Il premier britannico Rishi Sunak e il suo governo starebbero progettando di limitare l’uso dei social media per gli adolescenti, e secondo alcune indiscrezioni le nuove norme potrebbero arrivare fino al divieto assoluto di accedere ai social per gli under-16. Le ulteriori azioni sono al vaglio nonostante la recente introduzione della legge sulla sicurezza online, che impone alle piattaforme di social media di proteggere i bambini da contenuti dannosi col rischio di multe fino al 10% del fatturato globale dell’azienda. Secondo quanto riportato per la prima volta da Bloomberg, nel corso del nuovo anno verrà avviata una consultazione per analizzare i rischi a cui i giovanissimi sono esposti durante l’utilizzo dei social media.