Perché lo spot di Esselunga ha spaccato in due l’opinione del pubblico
Da una narrazione di emozioni spontanee allo stereotipo sulle famiglie separate
28 Settembre 2023
Schizzato sui diversi social come trend topic di questi giorni, troviamo il nuovo spot Esselunga La Pesca. Una storia semplice che ha spaccato però in due le reazioni del pubblico. Se da una parte c’è chi ha apprezzato i buoni sentimenti e ha interpretato il film come uno scorcio contemporaneo e malinconico di un’attuale famiglia italiana che affronta la separazione, dall’altra invece, c’è chi contesta lo spot additandolo come la rappresentazione di uno stereotipo che richiama al necessario bisogno di un nucleo familiare tradizionale, unito.
Spot Esselunga, i punti di vista divergenti
E forse è proprio questo quello che il film riesce a far emergere: le diverse percezioni che ognuno di noi, singolarmente ha avuto dallo spot. Sì, perché le esperienze, positive o negative che siano state durante la crescita, hanno influenzato le nostre emozioni, il nostro vedere, la nostra sensibilità, più semplicemente il nostro mondo. Un figlio che ha vissuto passivamente una separazione genitoriale probabilmente riesce a cogliere quelle sensazioni di vuoto e quel desiderio di riunire le due persone più importanti della sua vita. Nel proprio mondo ancora acerbo, quel bambino elabora una ferita che lo spinge anche a farsi carico della ricerca di una felicità: attraverso i gesti e le azioni pone l’attenzione sull’amore, fatto di unità e complicità. Nel proprio mondo ancora acerbo, quel bambino non possiede la completezza di quegli strumenti che lo mettono a conoscenza di determinate scelte adulte, delle motivazioni mature.La famiglia cambia, le emozioni no
Non si discute se sia giusto o meno che due genitori si separino, perché lo facciano e di chi sia la colpa. Anche se questa società così dinamica ed in evoluzione ci ha abituati alla normalizzazione di famiglie separate, allargate, incomplete, colorate, non si può negare l’eventuale esistenza di una sofferenza interna in talune persone, piccole o adulte che siano. C’è un grandissimo però. Si sta forse dimenticando che quello de La Pesca è uno spot di un supermercato, dove a fare da scenario principale, entro cui si muovono madre e figlia ci sono gli scaffali ed i prodotti di Esselunga (di via Solari ndr). In questo spot, a differenza di altri a lieto fine che rispondono ad aspettative positive del pubblico, la situazione non viene risolta. Anzi. La situazione rimane quella che è: due genitori separati con prospettiva di un ritorno di coppia quasi nulla. La quotidianità di una vita che batte tempi diversi ma che trova lo stesso ritmo a favore dei figli.Uno spot dalle emozioni spontanee
Non sembra una volontà di richiamare la famiglia tradizionale, tutt’altro. C’è la consapevolezza e forse anche l’accettazione di una coppia separata insieme all’ingenua e benevole interferenza di un figlio che si fa intermediario di emozioni forse tralasciate ed inespresse. Ad essere il protagonista non è la coppia ma il gesto d’amore spontaneo compiuto da una bambina, inconsapevole delle dinamiche adulte e che spera, in quanto bambina appunto, di vedere di nuovo insieme i propri genitori.Nike, IKEA e altre campagne di marketing inclusivo che celebrano la diversità