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  • Gli spot più belli del Super Bowl 2020 (secondo noi)

    Dai remake di film famosi ai rimandi ai fenomeni socio-culturali attuali: leggerezza per i brand nell'evento più seguito degli Stati Uniti

    4 Febbraio 2020

    Il Super Bowl 2020, disputato all’Hard Rock Stadium di Miami, è stato l’evento televisivo statunitense più seguito dell’anno. E fin qui nessuna novità. L’evento sportivo resta per gli americani (ma ormai anche fuori dai confini), uno degli appuntamenti mediatici più amati, una sorta di simbolo. Ecco perché per i brand è sempre un momento immancabile nella propria programmazione di spesa pubblicitaria, con spot costati fino a 5,6 milioni di dollari per 30 secondi quest’anno. E a tutti gli effetti, ad essere seguiti dal pubblico sono anche gli spot, celebrati come un evento nell’evento. Le pubblicità del Super Bowl sono da sempre considerate come un momento a parte e principale, che di certo non fa da spalla al protagonista sportivo della serata. spot super bowl 2020- ninjamarketing Diversamente dagli annunci premiati durante eventi di settore come i Cannes Lions o i Clio Awards, la maggior parte delle pubblicità ha un tono decisamente più leggero, lontano dalle dinamiche e dalle tematiche sociali di cui i brand si fanno sostenitori nei festival. Qui si dà spazio all’ironia e all’irriverenza: il pubblico è quello che vuole godersi un bell’intrattenimento con tanto di birra e hot dog in mano. Per questo ce ne sono stati di bizzarri, commoventi e ironici. Quest’anno, quasi fosse un brief a cui attenersi, molti brand hanno focalizzato il loro racconto su film e spot famosi, insieme ai più attuali fenomeni socio-culturali. Vari sono ad esempio i remake o i richiami a scene epiche del mondo cinematografico. Noi ci siamo divertiti a guardare tutti gli spot di questo Super Bowl e ve ne proproniamo alcuni tra quelli che secondo noi, sono stati i più divertenti e i più belli.

    Mountain Dew Zero Sugar – Agency: TBWA Chiat Day New York

    Il remake divertente del film Shining è interpretato da Bryan Cranston e Tracee Ellis Ross nella sua più celebre scena. Gli attimi di ansia si interrompono quando l’attrice, dopo aver cercato di difendersi dai colpi di accetta sulla porta con una spugna per la schiena, con tutta calma dice di essere assetata ed accetta la bibita offerta. “Buona, se non meglio dell’originale”, qualcuno potrebbe dire sorridendo dopo aver guardato lo spot. Il brand, invece, lo afferma in riferimento alla Mountain Drew senza zucchero.

    Rocket Mortgage – Agency: Highdive

    Il servizio di finanziamento online sceglie l’attore Jason Momoa per il suo ironico spot presentato al Super Bowl 2020. Dietro capelli folti e muscoli, i punti di forza che lo hanno reso protagonista di vari successi cinematografici, Jason nasconde un insolito uomo ordinario che una volta a casa desidera solo essere se stesso. Il brand offre infatti un’esperienza di acquisto personalizzata e comoda, in modo da vivere la propria casa proprio come ognuno la desidera.

    Amazon Alexa  – Agency: Droga5 London

    Come svolgevamo le piccole azioni quotidiane prima che Alexa ce le semplificasse? Ce lo chiederemo noi tra qualche anno, come Ellen DeGeneres lo chiede alla sua compagna Portia de Rossi nello spot di Amazon presentato al Super Bowl. Un simpatico e veritiero viaggio nelle diverse epoche in cui le richieste e le nostre domande non ottenevano risposte propriamente idonee. Menzione speciale per i diversi adattamenti temporali del nome Alexa e per il Medioevo in cui: “la Terra è piatta”.

    Google – Agency: interna

    Una storia d’amore che rimarrà impressa nei ricordi grazie all’’interfaccia intuitiva di GoogleUn uomo affida i suoi momenti preziosi vissuti insieme alla moglie Loretta all’assistente vocale di Google, che accuratamente funge da promemoria e album fotografico digitali.  Lo spot non in linea con il mood ironico degli altri brand, rimane comunque nel cuore e ci fa immedesimare in modo digitale nei sentimenti, che rimarranno sempre umani.

    Jeep – Agency: High Dive

    Anche Jeep propone un remake: quello del film Groundhog day (Ricomincio da capo in italiano) con l’attore Bill Murray. Il protagonista -come nel film- è costretto a rivivere all’infinito lo stesso giorno, il 2 febbraio, che non a caso è il medesimo del Super Bowl di quest’anno. In questo Purgatorio, però, la marmotta accompagna un Bill divertito in diverse e avventurose attività giornaliere a bordo del fuoristrada. Perché “Nessun giorno è uguale con Jeep Gladiator”. Ovviamente.

    Cheetos – Agency: Goodby Silverstein & Partners

    Il rapper Mc Hammer, si riaffaccia dagli anni ‘90 ai giorni nostri accompagnando e dando la vera potenza allo spot degli snack Cheetos. Niente di più appropriato della sua canzone U can’t touch this, perché le dita lasciate sporche dalla polvere del formaggio non possono di certo permetterci di toccare cose o essere d’aiuto in varie situazioni. A meno che non siamo in Italia e noi, che amiamo essere puliti,  le dita ce le lecchiamo. Vi ricorda qualcosa?

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    Pringles – Agency: Grey Group & Adult Swim

    Gli infiniti universi di Rick e Morty, i protagonisti della serie animata e parodia del film Ritorno al Futuro, incontrano i nuovi universi di gusto delle patatine Pringles. E come in uno dei migliori episodi surreali, nel nuovo spot per il Super Bowl, i personaggi sono intrappolati e vittime di una delle pubblicità del brand in uno strano universo, forse proprio questo.

    SodaStream – Agency:Goodby Silverstein & Partners

    Alcuni astronauti scoprono l’acqua su Marte. La notizia fa il giro del mondo. Ma un astronauta, a prova di stolto, pensa bene di farsi con il campione raccolto un bel bicchiere d’acqua frizzante, grazie al congegno immancabile nelle missioni attorno all’universo. Il gesto è giustificato, salvando anche l’ironia dello spot, con un errore di assonanza in inglese tra il pianeta Mars e il nome di uno degli scienziati, Mark“L’acqua di Marte? Pensavo fosse l’acqua di Mark!”. Per fortuna il brand fa sapere che il racconto è una finzione. Ma soprattutto ci informa che dal 2025 si impegnerà ad eliminare 67 bilioni di bottiglie di plastica dal pianeta, così da non doverne cercare un altro. Meno male.

    Doritos – Agency:Goodby Silverstein & Partners

    Simpaticissima partecipazione dell’attore Sam Elliot e del rapper Lil Nas X, dei baffi di Sam e dei cavalli che tutti insieme si sfidano nel Far West  a colpi di Shaffle dance per aggiudicarsi il pacchetto di Doritos Cool Ranch. La canzone che accompagna Doritos nel Super Bowl 2020 è Old Town Road, interpretata proprio dal rapper protagonista. Oltre che riproporre una delle scene più famose dei film Western, c’è anche un velato occhiolino alle dance challenge di TikTok. Almeno due-tre generazioni hanno sorriso per i richiami che il brand ha saputo proporre.

    Microsoft – Agency: McCann NewYork

    Microsoft per il suo prodotto Surface Tablet che fa solo da sfondo a questo spot, racconta la storia di Katie Sowers, la prima donna ad essere diventata allenatrice di una squadra di football: i San Francisco 49ers. Katie è infatti riuscita ad ottenere un ruolo tipicamente maschile. Avere come leader una donna, almeno in uno sport così radicato, è inusuale. Ma tutti gli uomini hanno imparato dalle donne: madri, nonne, insegnanti. La disparità di genere è argomento attuale, soprattutto nel mondo del lavoro. Microsoft celebra questa donna, come tutte le donne, attraverso le parole della ragazza: “Non voglio essere il miglior allenatore donna. Voglio essere il migliore allenatore”. 

    Snickers – Agency: BBDO New York

    Probabilmente lo spot di Snickers è il più cinico di questo Super Bowl. Da sempre conosciuto con il claim “Non sei te stesso quando hai fame”, il brand stavolta si rivolge al mondo intero. Prendendo ironicamente spunto dai mali della società come la dipendenza dai social, il correttore automatico e gli uomini in monopattino, Snickers suggerisce la soluzione per l’intera umanità: uno snack gigante direttamente in una voragine nel cuore della terra. La folla, continuando a cantare “Dobbiamo aggiustare il mondo” si avvicina alla voragine, in una scena palesemente vista molti anni fa. Il rimando a Hilltop di Coca Cola del 1971, nel suo più famoso spot a noi conosciuto come “Vorrei cantare insieme a voi”, è ironicamente chiaro.  Ciliegina sulla torta nella risoluzione dei mali: due influencer si azzittiscono cadendo nella voragine. Ogni tanto succede, almeno nella finzione.

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    Super Bowl 2020: gli spot in numeri

    L’evento più atteso dagli americani non riguada soltanto lo sport. Moltissime sono infatti le persone attente agli spot presentati. Di conseguenza i brand impegnano grandi energie, e soprattutto grandi budget, per i brevi ma importantissimi secondi di visibilità. Già a fine novembre la Fox aveva annunciato di aver venduto tutti gli spazi disponibili. Quest’anno gli spot presentati sono stati circa 50, molti di meno rispetto al 2019 dove la durata della maggior parte degli spot era probabilmente inferiore ai 30 secondi. Secondo Forbes, la spesa totale degli inserzionisti del Super Bowl nel 2005 è stata di 158,4 milioni di dollari fino ad arrivare nel 2019 a 412 milioni. Quest’anno un singolo annuncio pubblicitario di 30 secondi è costato circa 5,6 milioni di dollari. Si spiega il perché, dal momento che circa 100 milioni di persone sono rimaste incollate agli schermi per seguire l’intero evento.

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