• About Author

  • Tutta l'Informazione Ninja nella tua mail

  • 3 importanti trend tecnologici dal CES 2019 che i brand dovrebbero conoscere

    Assistenti virtuali, automazione e 5G, ecco come prepararsi al futuro anche nel marketing

    15 Gennaio 2019

    Il CES 2019 si è concluso venerdì, ma tra le novità presentate, le invenzioni che abbiamo potuto vedere e le innovazioni che hanno dominato l’evento di quest’anno, è possibile tirare le somme del panorama tecnologico attuale e individuare alcuni grandi trend che i brand dovrebbero conoscere per progettare strategicamente il proprio futuro. Analizziamoli insieme. LEGGI ANCHE: IBM ha presentato al CES il suo primo computer quantistico commerciale

    1. La rivalità tra assistenti virtuali è destinata a crescere

    La battaglia principale sarà ancora quella stra l’assistente di Google e Alexa, dato che Big G ha mostrato i muscoli durante il CES 2019 triplicando il proprio spazio espositivo e annunciando una serie di nuove funzionalità e dispositivi compatibili. Particolarmente significativo il lancio di Google Assistant Connect, che consente ai produttori di terze parti di aggiungere Google Assistant ai propri dispositivi. E la decisione di aggiungere Assistant anche a Google Maps potrebbe rivelarsi fruttuosa nel reclutamento di utenti iOS. Amazon, naturalmente, non è stata a guardare, presentandosi accanto a una vasta gamma di partner che hanno incorporato Alexa nei loro prodotti, come gli orologi Alexa-compatibili di Lenovo. Anche Apple intanto ha abilitato il supporto di AirPlay 2 per alcuni dei principali marchi TV, tra cui Samsung, LG e Sony: gli utenti iOS saranno ora in grado di controllare la propria TV tramite Siri sui propri dispositivi mobili senza dover acquistare una Apple TV, introducendo così l’assistente vocale di Apple in molti salotti. Per Apple la strategia punta principalmente al contenuto, dato che l’azienda progetta di aumentare la distribuzione per il suo prossimo servizio di streaming TV, come dimostra anche la scelta di sbloccare iTunes sulle smart TV di Samsung. La competizione sembra ridursi quindi a tre brand principali, Amazon, Google e Apple, ma la maggior parte dei produttori cerca di rendere i dispositivi compatibili con tutti e tre i sistemi, perché il boom nell’uso di questa tecnologia deve ancora arrivare. Ne sono un esempio le tapparelle connesse di IKEA, che funzioneranno con tutti e tre i sistemi vocali. I produttori intanto continuano a scoprire nuove applicazioni degli assistenti vocali, come il forno intelligente di Whirlpool connesso ad Alexa. Comprendere le esigenze dei clienti, individuare dove la voce può inserirsi nel percorso del consumatore ed elaborare il modo migliore per fornire quel servizio dovrebbero essere la priorità principali per i brand che esplorano il potenziale della casa intelligente nel 2019. LEGGI ANCHE: CES 2019 | L’assistente vocale di Alibaba sale a bordo delle BMW

    2. L’automazione si espande oltre l’automotive

    L’automazione alimentata dall’intelligenza artificiale è alla base di alcune delle più grandi innovazioni in mostra al CES 2019. Dai marchi automobilistici e dagli espositori di auto tech – che hanno occupato uno spazio espositivo delle dimensioni di tre campi da football americano -, ai robot e ai droni, è ormai chiaro che l’automazione è già qui, e avrà implicazioni di mercato di vasta portata per i settori della mobilità e dei servizi. Qualcuno ha scherzosamente osservato che il CES sembra ormai essere diventato quasi una fiera dell’automotive. E in effetti le innovazioni presentate in questo settore sono state moltissime anche quest’anno. Seguendo il concept della e-palette di Toyota, il minibus elettrico presentato al CES lo scorso anno dalla casa automobilistica, i produttori di auto sono arrivati ​​quest’anno pronti a mostrare la propria visione per il futuro dei servizi di mobilità, dalle cliniche su ruote ai camerini in movimento. Ciò che spicca più di tutto è forse il tempo dedicato ai video che le auto a guida autonoma concederanno ai conducenti: ogni casa automobilistica ha la propria interpretazione di ciò che sarà il futuro dell’intrattenimento in-car. In particolare, Audi ha annunciato una partnership con Disney per sviluppare l’intrattenimento VR su misura per le auto a guida autonoma. Allo stesso modo, Intel ha provato la sua versione di intrattenimento in-car con Warner Bros., avvolgendo il sedile posteriore in schermi per creare un’esperienza di visione immersiva. Intanto i produttori e i distributori di contenuti dovranno continuare a sperimentare insieme alle case automobilistiche per capire il formato e la distribuzione più adatti per l’intrattenimento video nelle self-driving car. L’automazione si è presentata anche nel settore dei servizi, in quanto droni e robot per la consegna e l’ospitalità hanno acquisito un nuovo slancio. Sia Samsung che LG hanno migliorato i propri robot di servizio, pensati non solo per l’uso domestico, ma anche per automatizzare le attività nei negozi al dettaglio, nei ristoranti e negli hotel. Ciò indica che l’automazione basata su AI non è più una forza dirompente che solo l’industria automobilistica deve affrontare, ma una forza che trasformerà l’esperienza del cliente di diversi settori. La cosa importante per i brand è che l’automazione non assume sempre la forma di un vero robot. Ad esempio, il carrello Rover che segue automaticamente gli utenti attorno ai campi da golf è una semplice forma di automazione che potrebbe migliorare in modo significativo l’esperienza di gioco, e facilmente estendersi alla vendita al dettaglio in futuro. Anche gli assistenti vocali sono ora in grado di automatizzare alcune semplici attività per gli utenti, come la funzionalità Duplex di Google che consente all’Assistente Google di e fissare appuntamenti per conto dell’utente in modo naturale. LEGGI ANCHE: Tutti i nuovi dispositivi presentati da Google Spetta ai brand scoprire in che modo sfruttare l’automazione nelle sue varie forme per migliorare l’esperienza del cliente e questa è sicuramente un’opportunità per integrare il lavoro umano e migliorare l’efficienza. Molti magazzini la utilizzano già per occuparsi del sollevamento di carichi pesanti per i lavoratori, e forse anche nei servizi è possibile individuare strategie simile. Sempre Google, ad esempio, ha presentato un display intelligente con la traduzione in tempo reale fornita dal suo assistente virtuale e la società distribuirà  il dispositivo in alcuni hotel per superare le barriere linguistiche nell’assistenza ai servizi di front desk.

    3. Il 5G consentirà un nuovo controllo della realtà

    Con il suo imminente arrivo, il 5G è stato comprensibilmente un tema importante al CES di quest’anno, ma con un approccio molto più realistico e pratico rispetto al passato. Molti relatori hanno ad esempio sottolineato che il rilascio del 5G potrebbe essere davvero molto lento e graduale, senza dimenticarne però tutto l’enorme potenziale. Durante il suo discorso, il CEO di Verizon, Hans Vestberg, ha elencato con entusiasmo otto capacità trasformative del 5G, sottolineando anche in questo caso il fatto che alcune delle cose incredibili annunciate probabilmente non diventeranno realtà prima di tre/cinque anni. In questo senso, il 5G ha qualcosa in comune con i famosi televisori 8K: sono entrambi arrivati, ma solo tecnicamente. Ci vorrà molto tempo prima che l’implementazione e l’adozione da parte dei consumatori raggiungano le aspettative per entrambe le tecnologie. Alla fine della giornata, i marchi devono tenere a mente che, come una “tecnologia abilitante”, il 5G non può avere successo e realizzare davvero tutto il suo potenziale fino a quando le tecnologie parallele come l’AI e l’AR matureranno e raggiungeranno una massa critica di adozione. Ovviamente, dobbiamo essere consapevoli di tutte le opportunità che il 5G promette di sbloccare per i media e il marketing e cambiare il modo in cui raggiungiamo e interagiamo con i consumatori. Tuttavia, il 5G non è ancora qui, e probabilmente non vedremo il suo pieno impatto ancora per anni. Ecco perché è importante per i brand cominciare a sperimentare attivamente con tecnologie parallele come AR e automazione per raccogliere dati in preparazione della rivoluzione 5G.