Da dove partire per adattare la tua social media strategy all’era dell’intrattenimento

Se c’è una verità incontrastabile che riguarda i social media è questa: hanno rivoluzionato il mondo del digital marketing, in particolare il modo in cui i brand dialogano con i loro consumatori.

In 26 anni dalla loro nascita sono stati in grado di alzare l’asticella delle aspettative delle persone rispetto ai marchi più di quanto nessun altro evento storico e sociale abbia mai fatto, costringendo i brand che vogliono essere notati a spiegare notevoli energie in termini di aggiornamento e adattabilità ad un mondo in costante cambiamento.

Negli ultimi anni è stato aggiunto un ulteriore altro tassello: le persone si aspettano che un marchio presente sui social media sia in grado di intrattenerli, che racconti loro delle storie e che lo faccia bene, altrimenti rivolgeranno la loro attenzione – e i loro soldi – altrove. 

People just wanna have fun, e sui social questo desiderio è amplificato.

Ma come si è arrivati fin qui? E quali sono le best practices a cui un brand dovrebbe prestare attenzione per farsi notare sui social?

Cerchiamo di scoprirlo un passo alla volta, partendo dall’inizio.

Dall’origine dei social ad oggi, cos’è cambiato?

In uno spazio temporale di 26 anni che parte dalla nascita dei social media nel lontano 1997 con Six Degrees e arriva all’ascesa di TikTok e all’introduzione di Threads, i social media si sono trasformati da semplici strumenti di comunicazione a potenti piattaforme di marketing.

Se inizialmente i social media rappresentavano uno strumento per comunicare direttamente con la propria community e l’algoritmo non aveva quasi nessuna influenza sui nostri feed, oggi le cose sono nettamente cambiate. Basti pensare che un tempo era sufficiente seguire un marchio sui social per vedere i suoi post sul nostro feed indipendentemente da qualsiasi ottimizzazione, oggi invece ogni post è influenzato da fattori come il formato, la creatività, gli hashtag, il modo in cui le persone interagiscono con esso e l’algoritmo in continua evoluzione.

Inoltre i social media sono diventati una fonte di intrattenimento che le persone desiderano e ricercano. Oggi più che mai gli utenti non si accontentano di vedere semplici prodotti in vendita: desiderano una storia con fatti e protagonisti avvincenti.

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Più storytelling e meno marketing tradizionale nel Post-Covid

Possiamo vedere l’inizio dell’orientamento all’intrattenimento nella pandemia globale che nel 2020 ci ha rinchiuso in casa per periodi più o meno lunghi. Tutto il mondo ha passato più tempo sui social per divertimento, lavoro, per condividere e leggere notizie e per tenere a bada paura e solitudine. 

Confrontando i dati di accesso dei vari social in Italia, si è scoperto che nel 2020 gli utenti dei social network sono aumentati di ben 4 milioni e che tutte le piattaforme social, nessuna esclusa, hanno visto un incremento dei loro utenti attivi.

Questo rapido aumento ha costretto gli esperti di marketing ad abbandonare le pratiche tradizionali e ad ascoltare quello che chiedevano gli utenti: il pubblico voleva persone vere e volti reali, voleva storie, narrazioni in cui immedesimarsi e che regalasse loro momenti di evasione.

I brand di maggior successo si sono appoggiati a questa evoluzione nel consumo di contenuti, adattando la propria strategia ad una narrazione che raccontasse storie che risuonano con il loro pubblico.

L’era dell’intrattenimento social e il potere dei content graph

Oggi ci troviamo davanti a un turning point. Forse il cambiamento più potente dall’avvento di Facebook è proprio  l’era dell’intrattenimento social. Nel 2020 i social media hanno iniziato a subire una rapida e drastica trasformazione, passando dai tradizionali feed basati sulla connessione, noti come social graph, a formati di intrattenimento basati su video, noti come content graph.

Più video, più autenticità e meno prodotto che deve passare in totale secondo piano. TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts sono state le piattaforme promotrici del cambiamento, che non riguarda semplicemente la forma dei contenuti, ma anche il modo in cui vengono distribuiti. La copertura non è più limitata dalle dimensioni del feed o della rete digitale, ma è spinta dalla stessa forza del contenuto, che se creativo, originale e interessante può diventare velocemente virale.

Tre suggerimenti per creare contenuti che intrattengono davvero

Non esiste un approccio unico per l’intrattenimento sui social media. Questo significa che i marchi hanno la possibilità di sperimentare diversi tipi e formati di contenuto e di far volare la propria creatività.

Ci sono però alcuni tratti distintivi da tenere in considerazione per riuscire nell’intento di intrattenere e di costruire relazioni significative con i propri clienti.

Far spiccare la propria personalità

Non aver paura di essere se stessi è una strategia che vince, anche nel mondo del marketing. Ogni marchio ha una personalità che lo distingue dalla concorrenza, ecco perché è fondamentale investire del tempo per scoprire i propri punti di forza e di debolezza e ritagliarsi di conseguenza una nicchia, senza aver paura di perdersi qualcosa. I social media sono un’opportunità per costruire relazioni reali con i propri clienti, e se individuiamo una nicchia che abbraccia i nostri stessi valori il gioco è fatto.

Includere i creators

Un buon modo per farlo è includere i creators nella propria strategia di marketing, non solo nella maniera più tradizionale cioè tramite post sponsorizzati, ma anche trovando un modo per portarli sui propri canali e utilizzare il loro tempismo comico e la loro personalità per diffondere i valori del nostro brand.  Anche i nostri clienti sono dei creators: proviamo a coinvolgerli!

Old Navy incoraggia i propri clienti a utilizzare l’hashtag #OldNavyStyle sui social media per condividere video o foto con i loro prodotti. Questa strategia ha portato ad un aumento di oltre 500.000 post su Instagram e video TikTok ottenendo oltre 15,5k Mi piace.

Essere autentici

Il miglior modo per sembrare autentici è…esserlo. Da dove partire? Le aziende dovrebbero cercare di fare in modo che i loro contenuti sembrino una persona, non un brand. Nessuno vuole parlare con un marchio! E infine un ultimo consiglio: non è necessario essere perfetti, anzi. Spesso vedere il lato umano e imperfetto dietro all’azienda fa venire voglia di avvicinarsi a lei.

Sfruttare la potenza dell’intrattenimento sui social media per connettersi con il proprio pubblico a un livello più profondo e creare un senso di comunità che promuova la fedeltà al marchio è la strategia vincente nell’era dell’intrattenimento social.

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