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  • Quali sono i più importanti trend SEO del 2024 e come sfruttarli

    Le tendenze per il prossimo anno che svolgeranno un ruolo strategico importante per la visibilità online delle aziende e dei siti web in generale

    8 Gennaio 2024

    L’evoluzione del marketing digitale non si ferma mai e la SEO non fa eccezione. Anche le strategie di ottimizzazione dei siti web per i motori di ricerca dovranno affrontare con il nuovo anno inedite e avvincenti sfide.


    Per rimanere competitivi e assicurarsi un posizionamento di successo sui motori di ricerca è essenziale rimanere al passo con le ultime tendenze SEO e adattare di conseguenza le proprie strategie di marketing.

    In questo articolo esploreremo nel dettaglio i nuovi trend SEO del 2024 che, molto probabilmente, svolgeranno un ruolo strategico per la visibilità online delle aziende e dei siti web in generale. 

    Dalle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale, alle nuove esperienze di ricerca vocale, fino ai risultati che si possono raggiungere sviluppando un’autorità topica di valore (vedremo più avanti il suo significato). 

    Numerosi sono i trend SEO 2024 che avranno un impatto significativo sulle SERP del prossimo anno. Scopriamoli insieme.

    1. La Search Generative Experience di Google

    La Search Generative Experience (SGE) è la nuova esperienza di ricerca avanzata, introdotta recentemente da Google, che sta rivoluzionando il modo con cui gli utenti interagiscono con Big G, aprendo nuovi orizzonti nell’ambito dell’informazione digitale. 

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    blog.google

    Questo sistema, basato sull’apprendimento automatico e attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, utilizza gli algoritmi dell’intelligenza artificiale generativa per migliorare l’esperienza di ricerca degli utenti. SGE riesce a comprendere meglio le esigenze e le intenzioni delle persone per fornire risultati di ricerca più completi, personalizzati e pertinenti.

    Come attivare la Search Generative Experience? Se ti trovi negli Stati Uniti puoi attivare SGE durante la navigazione.

    La potenza di SGE risiede nella sua capacità di anticipare le esigenze degli utenti, presentando suggerimenti mirati e informazioni rilevanti ancor prima che vengano espressamente richiesti. Questo livello di anticipazione si traduce in una navigazione più intuitiva e in un risparmio di tempo notevole per gli utenti, che possono ottenere rapidamente ciò di cui hanno bisogno senza dover inserire query estese o cercare attraverso una serie di risultati poco pertinenti. 

    La tecnologia in questione non solo rende la ricerca più efficiente, ma offre anche nuove opportunità alle aziende e ai professionisti del marketing. SGE può aiutare a identificare le tendenze emergenti e a individuare i desideri e le esigenze dei consumatori in tempo reale.

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    contentdetector.ai

    Secondo uno studio di Contentdetector.ai sulle categorie di ricerche abilitate per SGE, emerge che il 77,8% ha portato alla visualizzazione di risultati generati con l’AI. Le categorie afferenti alla moda e alla tecnologia hanno prodotto rispettivamente il 99% e il 93% di risultati generati con l’uso dell’intelligenza artificiale.

    Questa nuova tecnologia permetterà al motore di ricerca di diventare un assistente più conversazionale. Le aziende che vorranno ottimizzare i contenuti per SGE dovranno farsi trovare pronte, iniziando a familiarizzare con il modo in cui Google risponde alle domande degli utenti. 

    Anche se è ancora troppo presto per capire in che modo SGE prenderà piede tra gli utenti, possiamo sicuramente collocarla tra i SEO trend del 2024. Analizzando il suo funzionamento si possono inoltre individuare alcune caratteristiche che accomunano i risultati forniti. 

    Come ottimizzare un sito web per la Search Generative Experience?

    La SGE sembra costruire la sua risposta attingendo da diverse fonti: le aziende, ad esempio, potrebbero fornire una propria analisi su uno specifico topic e pubblicare un’opinione degli esperti per aumentare la possibilità di apparire nella nuova Ricerca Google. 

    Le informazioni fornite dall’AI, inoltre, sembrano essere sintetizzate da fonti più di nicchia e da analisi più recenti: le aziende potrebbero, quindi, pubblicare nuove informazioni su un argomento e rafforzare la propria autorità topica.

    LEGGI ANCHE: Google I/O 2023: le novità sull’intelligenza artificiale annunciate all’evento

    Un’altra opportunità offerta dall’esperienza di ricerca generativa è il Carosello Snapshot, una rappresentazione dei risultati di ricerca che include schede contenenti immagini con il titolo della pagina, la favicon e il nome del dominio.

    Per posizionarsi all’interno del carosello, oltre a rispettare i classici principi EEAT (esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità), si potrebbero produrre contenuti SME (Subject-matter expert) in qualità di persone riconosciute come autorevoli per un determinato argomento. 

    Come diventare Subject-matter expert? Si possono, ad esempio, creare contenuti svolgendo ricerche approfondite che consentano di fornire informazioni complete e coinvolgenti, aggiungendo inoltre esperienze personali, casi studi ed esempi pratici.

    2. L’ascesa della voice search e l’impatto sulla SEO

    Tra i nuovi SEO trend del 2024 troviamo inoltre la ricerca vocale, che sta rivoluzionando il mondo della SEO portando a un cambiamento significativo nel modo in cui le persone interagiscono con i motori di ricerca.

    voice-search-mobile

    Con l’avvento degli assistenti vocali intelligenti, come Siri, Google Assistant e Amazon Alexa, sempre più persone si affidano alla voce per effettuare ricerche su internet, creando nuove sfide e opportunità per i professionisti del SEO. 

    Quanti assistenti vocali saranno usati il prossimo anno? Secondo quanto riporta un report di Statista, entro il prossimo anno saranno utilizzati circa 8 miliardi di assistenti vocali e il mercato della tecnologia per il riconoscimento vocale raggiungerà i 50 miliardi di dollari entro il 2029.

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    Questo spostamento verso la ricerca vocale ha portato a un’enfasi maggiore sulla necessità di adottare un linguaggio naturale, utilizzando query conversazionali piuttosto che le tradizionali parole chiave e frasi brevi.

    LEGGI ANCHE: Non chiamatela ricerca vocale. La Voice Technology detterà il futuro del Digital Marketing

    Come posizionarsi per le ricerche vocali?

    In questo contesto, il contenuto ottimizzato per la ricerca vocale deve essere più diretto, chiaro e in un formato che rispecchia il modo in cui le persone parlano realmente. Ciò significa una maggiore attenzione alle chiavi di ricerca a coda lunga, piuttosto che alle singole parole chiave. Inoltre, la localizzazione diventa cruciale, poiché molte ricerche vocali sono legate a richieste di informazioni locali. 

    Le aziende devono pertanto concentrarsi, ad esempio, sull’ottimizzazione delle ricerche “qual è il negozio di giocattoli più vicino a me” e garantire che le loro informazioni locali siano accurate e facilmente accessibili.

    Il 40% delle ricerche vocali effettuate da un dispositivo mobile hanno un intento locale – Search Engine Watch.

    3. Ricerche senza clic e Answer Engine Optimization (AEO)

    Il prossimo anno assisteremo all’ascesa delle “Ricerche senza clic”, il fenomeno che porta gli utenti a compiere ricerche sui motori di ricerca senza tuttavia effettuare alcun click su un sito specifico, perché ricevono le risposte di cui hanno bisogno direttamente in SERP. 

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    Il 57% delle ricerche effettuate da dispositivi mobile e circa un quarto di quelle fatte da desktop non producono alcun clic sui risultati organici o a pagamento – Zero-Clicks Study di Semrush

    Quali parole chiave portano zero clic? Sono un esempio le query di ricerca relative ad attività o servizi locali, per le quali Google fornisce già le principali informazioni richieste (come ad esempio la posizione o gli orari di apertura), le conversioni tra valute diverse e molte altre. Non sempre, quindi, essere tra i primi risultati di ricerca può portare effettivamente a un vantaggio concreto.

    Oltre due terzi (68,7%) di tutti i clic vanno ai primi tre risultati di ricerca organici – First Page Sage

    Come ridurre le ricerche senza clic?

    Questo SEO trend rappresenta una sfida per i professionisti del settore, in quanto riduce le visite dirette ai siti web. Tuttavia, esistono strategie per adattarsi e trarre vantaggio da questa tendenza. Per avere successo in questo nuovo scenario è fondamentale concentrarsi sulla creazione di contenuti ottimizzati per i rich snippet, i quali vengono spesso visualizzati in cima ai risultati di ricerca. 

    È un esempio la “Posizione Zero”, o Featured Snippet, un risultato evidenziato in primo piano in SERP, al di sopra di tutti gli altri, generalmente delimitato da una cornice dedicata. Assicurandosi lo snippet in primo piano di Google potrai aumentare la possibilità di ricevere clic dagli utenti e garantire un’ampia visibilità al tuo sito web.

    Gli utenti, infatti, saranno più propensi ad approfondire la risposta leggendo il contenuto scritto e a cliccare sul sito web anche per le ricerche future.

    Diventa fondamentale dunque rimodulare la strategia di posizionamento online orientando la keyword research (la ricerca di parole chiave su cui strutturare l’intera strategia) su parole chiave che possano generare più clic, che rappresenta forse la soluzione più semplice per chi deve costruire una strategia SEO per un nuovo sito web.

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    Answer Engine Optimization (AEO)

    Con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa e la nascita di numerosi chatbot (sono un esempio ChatGPT, Bard o il chatbot di Bing), gli utenti possono ricevere risposte immediate senza la necessità di fare clic sulla pagina web in cui le informazioni sono contenute. 

    LEGGI ANCHE: Chatbot: i senior li snobbano ma i giovani li amano di più

    Uno dei SEO trend del 2024 più rilevanti sarà quindi l’ottimizzazione per gli answer engine, conosciuta anche come Answer Engine Optimization (AEO). Questa strategia si concentra sulla creazione di contenuti ottimizzati per rispondere direttamente alle domande degli utenti, in linea con il modo in cui i motori di ricerca stanno evolvendo, da semplici strumenti di ricerca a veri e propri assistenti che forniscono risposte immediate.

    L’avvento degli assistenti virtuali e della ricerca vocale ha reso l’Answer Engine Optimization ancora più importante, poiché è più probabile che gli utenti facciano domande quando utilizzano questi strumenti. – Forbes

    Per implementare efficacemente l’AEO, è essenziale comprendere le intenzioni di ricerca degli utenti. Questo significa identificare non solo quali domande si pongono, ma anche il contesto e il motivo di queste domande. 

    Per esempio, invece di concentrarsi su parole chiave generiche, bisogna sviluppare domande e risposte specifiche: “Come costruire una strategia SEO per un sito web multilingua?” invece che semplicemente “sito web multilingua”.

    Inoltre, è vitale mantenere i contenuti aggiornati e pertinenti: i motori di ricerca, infatti, privilegiano le informazioni attuali e accurate. Quindi, assicurati di rivedere e aggiornare regolarmente i tuoi contenuti, soprattutto quelli che rispondono a domande frequenti o popolari.

    4. La SEO per i video

    I contenuti video rimangono un formato chiave per ogni strategia digitale, svolgono infatti un ruolo cruciale nel guidare e mantenere coinvolti gli utenti, influenzando il loro processo decisionale. 

    video-marketing

    91% delle aziende utilizza i video come strumento di marketing – Wyzowl

    I contenuti video vengono quindi utilizzati come strumenti di marketing dalla maggior parte delle aziende.

    Troveremo quindi tra i SEO trend del 2024 i contenuti video, che continueranno ad aumentare, ma crescerà anche la concorrenza: sempre più aziende cercheranno di utilizzarli per attirare l’attenzione del pubblico.

    LEGGI ANCHE: YouTube Marketing: best practice per emergere nel B2B con i video

    Come si fa la SEO per i video?

    • Crea delle miniature dal forte impatto visivo. Al pari di una SERP, dove le persone scelgono di cliccare su un risultato rispetto alla meta description e allo snippet visualizzato, anche per i video, scelgono di guardarlo rispetto all’immagine che gli viene fornita come anteprima.
      Per crearle puoi iniziare partendo dalle funzionalità messe a disposizione da YouTube Studio o utilizzare altri tool, come ad esempio Canva, strumento online dedicato alla progettazione grafica.
    • Inserisci una descrizione e un Title Tag che spieghino chiaramente di cosa tratta il video, evitando le tecniche volte a manipolare le persone, come ad esempio l’uso di parole chiave irrilevanti.
    • Inserisci una trascrizione, il testo che appare come sottotitoli, perché viene utilizzata da Google per il posizionamento dei video, oltre a essere usata per inserire i marcatori temporali, che consentono alle persone di scegliere la sezione più adatta a rispondere alle loro domande.
    • Crea una pagina dedicata per ogni video, se intendi inserirlo all’interno del tuo sito web, posizionandolo in evidenza. Oltre al fatto che alcuni formati di risultati avanzati lo richiedono (come i Momenti Chiave e i Badge dal Vivo) eviterai la segnalazione in Search Console “Il video non è il contenuto principale della pagina”.

    Come controllare i video indicizzati sulla Search Console? Entra nella tua dashboard e clicca a sinistra su “Pagine Video”, si aprirà un report indicante i video indicizzati e gli eventuali problemi riscontrati.

    Se vuoi approfondire puoi leggere tutte le best practice SEO per i video di Google.

    5. L’importanza dell’autorità topica

    Big G ha più volte detto che considera l’autorità topica come uno dei sistemi per determinare quali siano gli esperti di un settore più pertinenti e utili per fornire risposte alle domande degli utenti.

    Condivisa ufficialmente da Google a maggio del 2023, evidenzia quanto sia importante fornire contenuti in linea con i principi EEAT (Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità) ai quali dovrebbero aspirare chi si occupa di scrivere contenuti per il web.

    autorita-topica

    Che impatto ha l’EEAT sul posizionamento? Questi principi fanno ora parte delle nuove linee guida per dei quality raters, i soggetti che valutano ogni giorno una moltitudine di contenuti presenti sul web. Non a caso, a dicembre del 2022, il Motore di ricerca ha ampliato la vecchia definizione EAT (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness), aggiungendo la “E” di esperienza.

    I quality raters valutano quanto bene il contenuto soddisfa una richiesta di ricerca e valutano la qualità dei risultati in base alla competenza, all’autorevolezza e all’affidabilità del contenuto – Google

    Possiamo quindi definire l’autorità topica come il sistema utilizzato per determinare il grado di competenza di una fonte su di un determinato argomento.

    Come si può migliorare l’autorità topica?

    • Contenuti specifici, pertinenti e di qualità: pubblica articoli dettagliati, informativi e ben scritti che rispondano alle domande e soddisfino le esigenze del tuo pubblico target. Non scrivere solamente contenuti generalisti, ma cerca, mediante esempi e casi studio, di condividere informazioni su topic specifici appartenenti alla tua nicchia.
      Assicurati che il contenuto sia aggiornato, accurato e fornisca valore aggiunto ai lettori. Big G, infatti, controlla in che modo i contenuti originali (la fonte che per primo ha pubblicato una storia) sono citati dagli altri editori per “capire in che modo una pubblicazione è influente e autorevole su un argomento” e ha aggiunto nel 2022 l’etichetta “più citati” per evidenziare le notizie menzionate più spesso dagli altri editori.
    • Autorevolezza del dominio: costruisci l’autorevolezza del tuo sito web partecipando attivamente alla tua nicchia. Ciò può includere la pubblicazione regolare di contenuti, la partecipazione a forum e gruppi di discussione e la costruzione di una presenza sui social media. Mostrare la tua esperienza e conoscenza in un determinato campo può aumentare la fiducia e l’autorità percepite per il sito.
    • Architettura del sito web: adotta una struttura che permetta agli utenti e ai crawler dei motori di ricerca di individuare velocemente all’interno del sito i contenuti correlati e pertinenti per la tua nicchia.
    • Backlink di qualità. I backlink, ovvero i link che rimandano al tuo dominio da altre risorse online, sono un indicatore chiave dell’autorità di un sito. Concentrati sull’ottenimento di backlink da siti autorevoli, sia attraverso la creazione di contenuti che siano naturalmente condivisibili o mediante collaborazioni e guest posting.

    I trend SEO previsti per il 2024 costituiscono un’opportunità per le aziende che vogliano anticiparli adottando strategie mirate che consentano di superare i propri competitor.

    La via migliore per scalare le SERP è quella di rimanere aggiornati sulle novità del settore, anticipare le tendenze e farsi trovare pronti quando il cambiamento è già in atto.

    LEGGI ANCHE: 4 macro trend di marketing digitale per il 2024

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